Fino ad ora, mai come quest’anno, l’aria natalizia mi è stata tanto lontana.
Perfino lo scorso Natale, quando la perdita più grande mai avuta prima era ancora troppo vicina per pensare a qualunque tipo di festeggiamento e Lenticchia si trovava a 8 ore di fuso di distanza, avevo vissuto l’aria natalizia in modo più intimo.
Per fortuna però sono circondata (a distanza) da amiche belle come Emanuela, che per il desiderio di stare vicine e vivere insieme questo strano periodo di attesa del Natale, ci ha proposto di riunire un gruppo di amiche e amici per realizzare insieme su Instagram …
Un calendario dell’avvento di ricette pensato per alleggerire questo periodo particolare, per sentirci meno lontane, per aspettare ogni giorno di scoprire cosa la creatività delle altre possa aver ideato. Una casellina virtuale dal primo dicembre fino alla vigilia, non necessariamente di ricette natalizie, ma di quelle che ci piacciono di più ed in qualche modo ci legano al passare del tempo, allo scandirsi delle giornate. Una sorpresa, una coccola, un piccolo regalo da fare alle altre ed a chi vorrà unirsi. Una ricetta non per forza ideata per l’occasione, ma magari ritirata fuori da un ricettario, da un proprio libro, da una memoria, perché particolarmente significativa per noi. Un calendario potenzialmente ricchissimo di diversità, sia di piatti che soprattutto di persone, di modi di pensare, vedere e raccontare il cibo.
Non pensavo che il calendario riuscisse a suscitare la stessa attesa e la stessa curiosità che hanno i bambini nello scoprire ogni giorno cosa si nasconde dietro una nuova casellina da aprire, invece con il passare dei giorni, mi trovo sempre più vicina a questo Calendario e sono sempre più convinta che sia un regalo prezioso sia per chi lo riceve che per chi lo dona.
Siamo ormai alla casellina numero 17 del nostro Calendario, che trovate su Instagram, e oggi tocca a me.
Non ho avuto dubbi nello scegliere la ricetta da proporre in questo calendario: gli zuccherini che faceva la mia nonna Rosina, tipici di Firenzuola, cittadina vicina a dove era nata, al confine tra la provincia di Firenze e quella di Bologna. Non sono natalizi come tradizione, ma erano il dolcetto della festa e venivano preparati per il pranzo della domenica o in occasione di ritrovi o cerimonie. Se arrivava un ospite improvviso, dalla dispensa usciva un piattino di scintillanti zuccherini rosa, ad accompagnare un bicchierino di Vin Santo e due chiacchiere.
L’atmosfera del Calendario dell’Avvento è quella giusta. Preparate voi il bicchierino?
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Ingredienti
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- In una ciotola impasta tutti gli ingredienti (ad eccezione del liquore) e stendi l’impasto su un piano di lavoro infarinato, fino ad uno spessore di mezzo centimetro. Se l’impasto fosse troppo duro e difficile da stendere, tipicamente a causa delle dimensioni delle uova, puoi aggiungere del latte (oppure dello yogurt o del succo di arancia).
- Taglia i biscotti in quadrati oppure usa le formine che preferisci. Sappi comunque che la tradizione li vorrebbe somiglianti allo stemma di Firenzuola, la cittadina di cui sono tipici: un mezzo giglio e una mezza croce.
- Rivesti un paio di teglie con carta forno e cuocili per 10 minuti scarsi a 180°: devono rimanere pallidi per mantenere la loro friabilità.
- Falli raffreddare su una griglia. Nel frattempo prepara in una ciotola lo zucchero semolato e in un'altra l'Alchermes.
- Quando sono freddi, inzuppa per un attimo la parte superiore di ogni biscotto nell'Alchermes, giusto il tempo che si colori di rosa, poi passalo nello zucchero semolato.
- Lasciali asciugare qualche ora, poi puoi sbocconcellarli e inzupparli, come da tradizione, nel Vin Santo o in un altro vino liquoroso. Ti assicuro che non disdegnano nemmeno un breve tuffo nel latte, magari la mattina a colazione! Quelli che avanzano, li puoi conservare in una scatola di latta.
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