Anno scorso scoprii Cerreto Guidi, piccolo borgo sulle colline dietro Empoli, in provincia di Firenze. E rimasi incantata dalla sua bellezza.
Quest’anno a Cerreto Guidi ho fatto altre scoperte.
A partire dal fascino delle stradine che portano verso il centro, degli angolini dove fare l’aperitivo, delle biciclette rivestite all’uncinetto e decorate come fossero un centrotavola.
Ma soprattutto ho scoperto un locale speciale.
Che accoglie un presepe animato.
Fatto all’uncinetto.
Si, proprio all’uncinetto.
23 metri di presepe ambientato in una ricostruzione di Cerreto Guidi, riconoscibilissimo non appena si varca la soglia, grazie al modellino in miniatura della Villa Medicea, residenza di Isabella de’ Medici che si trova nel fulcro del paese toscano.
In rete trovate perfino il sito web Le dame dell’uncinetto, dedicato al presepe e su cui campeggiano due aforismi che svelano la sua origine del tutto speciale:
“Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo” di Albert Einstein
e “C’è una forza più potente del vapore e dell’energia elettrica: la volontà” di Fernán Caballero.
Il presepe di Cerreto Guidi è infatti nato dalla voglia di rivincita di Gessica Mancini, una giovane donna, con tre figli piccoli, che ha scoperto da qualche anno di essere affetta dal morbo di Parkinson e che invece di deprimersi, ha trasformato le lunghe notti insonni a causa dei farmaci e la rabbia nei confronti della malattia in energia positiva, dedicandosi all’uncinetto e cominciando a realizzare pezzi di un presepe ambientato nel suo paese.
Con la sua energia e la sua passione ha contagiato altre amiche e donne di Cerreto Guidi e, grazie ai social, la sua voce è arrivata un po’ dappertutto. Adesso, parte del presepe è stato realizzato con pezzi di maglia giunti fino qua da tutta Italia e perfino da fuori: ci sono pezzetti di cielo che parlano addirittura francese.
L’entusiasmo e la passione si vede nella cura e nella precisione di ogni piccolo angolino. Sotto la sua guida, abbiamo scoperto dettagli che ad una prima vista erano andati perduti, come i nidi sotto i tetti, con le rondini che fanno capolino, le spighe di grano e i papaveri di un campo sorvegliato da uno spaventapasseri e personaggi del presepe, che sono stati ispirati da persone del paese, come il pasticcere, il sindaco, la fioraia oppure il falegname, che è proprio il suo babbo.
Se volete saperne di più, o siete anche voi appassionati di uncinetto e volete partecipare alla realizzazione di un pezzetto di presepe, mettetevi in contatto direttamente con Gessica. La trovate su Facebook alla pagina delle Dame dell’uncinetto oppure sull’omonimo sito Web.
Dopo questo incredibile ed emozionante giro di scoperta, anche quest’anno è stato un onore far parte della giuria tecnica della sfida gastronomica di Cerreto Guidi: il Mestolo d’Oro. La gara tra contrade che somma il voto tecnico espresso dalla giuria con il voto degli avventori della festa, che assaggiano i piatti in gara tra le vie del borgo, preparati dalle 4 contrade del paese.
Con enorme piacere, quest’anno le squadre si sono affrontate su piatti di un livello decisamente più elevato rispetto a quello di anno scorso e decretare il vincitore non è stato un compito facile. Noi quattro giurati eravamo addirittura con idee diverse prima dell’arrivo dell’ultimo assaggio, che invece ha convinto tutti ed ha sbaragliato le altre pietanze assaggiate, aggiudicandosi il primo premio.
Volete sapere cosa hanno preparato le contrade?
In ordine di assaggio:
Voi chi avreste premiato con il primo posto?
Quest’anno a Cerreto Guidi la giuria tecnica e quella popolare all’unanimità hanno premiato la contrada di Santa Maria al Pozzolo.
Ringrazio nuovamente Daniele Calugi della Proloco di Cerreto Guidi e i suoi assistenti per l’invito e i miei compagni giurati (tra cui Enrica Palandri, che cura il blog Una cena con Enrica) per la splendida serata.
Spero proprio di poter dire: “al prossimo anno, Cerreto!”
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