Sembra incredibile come quasi tutte le sfide MTC facciano centro su ricette che sono nella lista di quelle che vorrei provare ma non ho mai fatto.
Forse, il merito è pure mio, che di ricette da provare ne ho sempre un sacco e con il tempo che scarseggia, la lista aumenta sempre!
Fatto sta che questo mese, Monica, ci ha portato tra i suoi monti e ci ha proposto la sua ricetta dei canederli ampezzani (insomma, di Cortina D’Ampezzo).
Come tutti i piatti di recupero, di origini contadine, nato dalla volontà e dall’esigenza di non buttare via il pane raffermo, anche i canederli hanno mille varianti.
Qui in Toscana, un esempio tipico sono la pappa al pomodoro o la ribollita.
Per quel che mi riguarda, non avendoli mai fatti prima, ma solo assaggiati tante volte in montagna, non ho voluto deviare troppo dalla strada così perfettamente tracciata.
Anche i miei, sono canederli al formaggio.
Ma sono declinati ai sapori della mia Toscana: il formaggio viene dal Mugello, a pochi chilometri da Firenze, ed il brodo è arricchito da vino Chianti DOCG, aggiunto con i canederli già nel piatto.
Il vino nel brodo è un sottile ricordo della mia infanzia, che era rimasto sepolto e che come una meteora si è affacciato all’improvviso nella mente.
Chiariamo subito: non è che lo servissero a me!
Il mio ricordo è legato a ‘nonno Riccardo’, un distinto signore, amico del mio nonno vero, che aveva adottato mio babbo come fosse suo figlioccio.
Mi ricordo nitidamente che d’inverno, al pranzo della domenica, nonno Riccardo si serviva il brodo accompagnato con un goccio di vino rosso. A me sembrava una cosa stranissima e penso anche di averne assaggiato qualche cucchiaiata!
Tra le altre cose, nonno Riccardo rigirava i tagliolini in brodo con la forchetta prima di poggiarli sul cucchiaio! Era proprio un galantuomo di altri tempi…
CANEDERLI ai formaggi nel Chianti
(per 3 persone)
Per il brodo:
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
5 cm di doppio concentrato di pomodoro
una presa di sale grosso
un pezzo di carne da bollito
un pezzo di coda
Ho messo tutti gli ingredienti in una pentola capiente, e ho aggiunto acqua fino a coprirli abbondantemente (circa 5-7 centimetri).
Ho portato a bollore piano piano e fatto cuocere un paio d’ore.
Per i canederli:
(circa 12 palline da 3-4 cm di diametro)
-150 g pane toscano raffermo, a dadini di 1cm
-100 ml latte intero
-1 uova
-20 g parmigiano grattugiato
-100 g formaggio FIOR DI MUGELLO ABBUCCIATO
-1 cucchiaio maggiorana
-2 pizzichi di sale fino
-1 grattugiata di noce moscata
– metà cucchiaio di farina
– tre cucchiai di vino chianti DOCG
Ho tagliato il pane a fette e poi a dadini di 1 cm circa. L’ho messo in una ciotola capiente e sopra ho versato in modo uniforme l’uovo sbattuto insieme al latte.
Ho mescolato bene cercando di far assorbire il latte a tutto il pane. Ho mescolato di nuovo ogni 5-10 minuti.
Dopo una mezz’oretta, ho aggiunto il sale, la maggiorana, la noce moscata, la farina, il parmigiano grattugiato e il formaggio tagliato a dadini.
Ho amalgamato bene il tutto e ho formato le palline, comprimendo prima bene l’impasto.
Ho cotto i canederli nel brodo che sobbolliva piano per circa 5 minuti,
Li ho serviti in brodo, aggiungendo in ogni piatto un cucchiaio di Chianti.
Come pane, ho usato quello toscano a lievitazione naturale, cercando di togliere il più possibile la parte della crosta.
Non ho aggiunto ulteriori liquidi rispetto a quelli indicati nella ricetta, nonostante all’inizio sembrasse impossibile ammorbidire il pane a tal punto da riuscire a far venire delle palline. Ma il tempo ha giocato a mio favore e il fatto di aver aspettato una mezz’oretta prima di formare i canederli ha aiutato ad inumidire ed amalgamare il tutto.
Sono venuti veramente buoni e non si sono per niente sfatti in cottura.
Merito dei preziosi consigli di Monica, che non posso far altro che ringraziare!
English version
Cheesy CANEDERLI (breadballs) in Chianti wine
(serve 3 people)
For the stock:
1 carrot
1 celery stick
1 onion
5 cm of tomato paste
a pinch of coarse salt
a piece of beef for the broth
a piece of beef tail
Put all the ingredients in a deep pan, add water until it is about 2 inches higher.
Bring to boil and simmer slowly for a couple of hours.
For the canederli (bread balls):
( 12 balls about 3-4 cm wide)
-150 g stale tuscan bread, chopped in 1 cm cubes
-100 ml whole milk
-1 egg
-20 g grated parmesan
-100 g half matured cheese (I used a tuscan FIOR DI MUGELLO ABBUCCIATO)
-1 tbsp marjoram
-2 pinches of salt
-1 pinch of grated nutmeg
-1/2 tbsp flour
– 3 tbsp Chianti DOCG red wine
Cut the bread in slices and then in 1 cm cubes, discarding the crust.
Put in a wide bowl and pour the mix of egg and milk over.
Mix well and try to moisten all the bread. Mix again every 5-10 minutes.
Do not be tempted to add more liquids to the bread, or your canederli will dissolve while cooking. Just wait until the milk and egg have moistened the dice (you will need about half an hour).
Cut the cheese in dice of the same size as the bread.
Half an hour later add the salt, marjoram, grated nutmeg, flour, grated parmesan and the dice of cheese.
Mix well and shape little balls, first pressing the mixture, then rounding it as a ball.
Cook canederli in the simmering stock, in batches. They will be ready in 5 minutes.
Put 3-4 breadballs in each plate, and serve with a scoop of stock and a tablespoon of red Chianti wine.
21 Comments
Brava Gaia, spesso per conoscere un piatto senza poterlo assaporare nella sua terra d'origine bisogna studiarlo, sfogliarlo come un libro, prenderne l'essenza e trasporlo attraverso le proprie conoscenze.
22 Gennaio 2015 at 10:47Una rivisitazione delicata, che porta dentro il profumo dei ricordi con quel magnifico Chianti (ah, che amore profondo per i vini toscani), la punta di maggiorana e la morbidezza del formaggio.
Grazie.
Grazie Monica,
22 Gennaio 2015 at 20:42la tua ricetta è una base comunque favolosa anche per tentativi più 'coraggiosi' che proverò sicuramente!
Il vino nel brodo.. Un classico che fanno i miei amici reggiani con i cappelletti.. Non posso che adorare la tua versione!
22 Gennaio 2015 at 10:51Idea bellissima e risultato eccezionale
Benvenuta!
22 Gennaio 2015 at 20:43In effetti 'nonno' Riccardo non era toscano di origini, ma mi pare fosse proprio emiliano (di Modena, forse).. Chiederò a mio babbo per averne la conferma!
grazie di essere passata!
Complimenti, bellissima ricetta! E sono rimasta affascinata dal tuo ricordo del signor Riccardo, mi sono proprio immaginata un uomo d'altri tempi, e tutta la suggestione di quel po' di vino rosso messo nel brodo…Chissà i come dovevano essere quei sapori di una volta…e se anche i miei nonni lo facevano?
22 Gennaio 2015 at 14:09Non c'è niente da fare…la nostra regione è sempre fonte di infinite ispirazioni!
In bocca al lupo per la sfida!
Alice
Chissà se anche i tuoi nonni lo facevano.
22 Gennaio 2015 at 20:44A te, non resta che provare, ora!
grazie di essere passata e aver lasciato traccia!
Il vino nel brodo è anche un ricordo per me nel paese-che-è-casa! E infatti lo faccio tuttora!
22 Gennaio 2015 at 20:15Ma davvero Povna?
22 Gennaio 2015 at 20:45Io l'ho riscoperto ora, per un puro caso!!
😉
Gaia ciao, io invidio il tuo pane toscano, per fortuna mi ero portata del pane da Siena quando sono andata al raduno Aifb ma è finito, per l'altra ricetta quella che pubblico domani ho sudato sette camicie per trovare a Roma un pane adatto, ce l'ho fatta ma è stata dura…saluti
22 Gennaio 2015 at 23:27p.s. mio nonno aretino di Cortona, anzi Camucia metteva il vino nel brodo…
E pensare, che alla fine, il pane toscano per quel che ho letto da Monica, forse non era nemmeno il più adatto…in ogni caso… è sempre tanto buono!
27 Gennaio 2015 at 22:41😉
grazie!
O brava Gaia!
23 Gennaio 2015 at 7:51I canederli mi intrigano, ma il brodo non l'ho mai potuto reggere 😛
Anche se, forse, con il vino…
Eccomi!
27 Gennaio 2015 at 22:42MA, si, dai! Con il vino ha tutto un altro sapore..
Anche se a me, il bordino piace tanto tanto tanto!!
bordino?!?!?
27 Gennaio 2015 at 22:42ma che si può? Vo a letto, via.
Gaia, ottima questa versione toscana! … Che dire del Signor Riccardo un galantuomo.
23 Gennaio 2015 at 21:57Un bacio!
Era un 'nonno' speciale!
27 Gennaio 2015 at 22:43grazie!
Anche da noi, a Parma, si usava aggiungere il vino nel brodo dei cappelletti, mio nonno lo faceva spesso. Che bei ricordi!!! Sei riuscita a fare tua una ricetta di un altra zona, in modo semplice ma con garbo e delicatezza. Brava!
23 Gennaio 2015 at 22:14Ecco, ho avuto la conferma: Nonno Riccardo era originario di Modena.
27 Gennaio 2015 at 22:44Sarà la zona, allora??
grazie!
Mai sentito del vino rosso nel brodo. Sai che voglio provarci? Ora mi hai messo il pallino…
25 Gennaio 2015 at 19:13Ci vuole poco. La prossima volta che fai il brodo, apri anche una bottiglia!
27 Gennaio 2015 at 22:44😉
baci
Non ho mai fatti i canederli…devo assolutamente rifarmi, per cui curioserò nell'MTC!!!
26 Gennaio 2015 at 9:05Bella la tua proposta
grazie Mila!
27 Gennaio 2015 at 22:45SE passi dall'MTC non ne esci più! Ci sono mille idee, una più appetitosa dell'altra!
😉