Mary Popsin (non ho digitato male, è che Lenticchia la chiamava proprio così e ormai in casa Mary è diventata Popsin per tutti) diceva che bastava un poco di zucchero per mandare giù la pillola.
Considerando che siamo rientrati nel turbine delle giornate casa/scuola/lavoro/sport/spesa/casa/cena/a letto dopo 2 settimane di ferie e di giornate senza orari (Lenticchia una ‘mattina’ ha battuto ogni record e si è svegliata alle 15.20, non capendo se doveva fare colazione, pranzo o merenda…), di pillole ce ne vorrebbero parecchie e di conseguenza, servirebbero pure un po’ di quintalate di zucchero..
Ed ecco allora, i ricciarelli! Che cadono a puntino, nonostante adesso che è appena passato il Natale, non ne avrete tanta voglia (ma si sa che poi la voglia ci mette poco a tornare!!).
Perché i ricciarelli?
Ma perché per farli, di zucchero, ce ne vuole a non finire.
Sarà che non amo molto lo zucchero a velo, ma quando li ho fatti (e quest’anno li ho ripetuti almeno due volte) non facevo altro che infilare nel carrello un paio di bustine di zucchero a velo, ogni volta che andavo a fare la spesa.. insomma, una cosa da non credere!!
Nelle varie versioni provate, queste sono quelle che mi/ci sono piaciute di più.
Una variante, dopo studio di ricette e liste degli ingredienti di ricciarelli comprabili (ma non comprati) è stata quella di aggiungere un cucchiaino di lievito per torte con lo scopo di farli più biscottosi (leggasi perché non avevo più ostie da usare).
A me sono piaciuti, ma con l’uso del lievito svanisce l’umidità che mi piace nel ricciarello, per cui se anche a voi piacciono morbidi morbidi, mettetevi in coda e seguite questa ricetta (io mi sono messa in coda alla Juls, modificando di poco poco la ricetta del suo libro)!
PS. qui c’è bisogno di tanto zucchero, proprio quello che serve a Monica, che ogni tanto passa di qua, per addolcire questo momento.
Monica, questi ricciarelli sono per te.
E quando passi dove-sai-tu, fammi sapere, che te li porto dal vivo!
Ricciarelli di Siena
(per circa 2 dozzine)
2 albumi (circa 40 80 gr)
400 g di zucchero a velo
200 g di mandorle pelate
5 o 6 mandorle amare (armelline) oppure 2 cucchiai di aroma di mandorla amara
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (qui le indicazioni di come farselo in casa)
buccia di 1 arancia biologica grattata
1 foglio di ostia (tipo formato A4)
Per poter far sviluppare bene gli aromi, si iniziano a preparare i ricciarelli, la sera prima.
In un tritatutto versa le mandorle (normali e amare) e metà dello zucchero (200g) ed azionalo più volte in modo da non surriscaldare troppo la frutta secca, e prosegui fino ad ottenere una farina.
L’amido contenuto nello zucchero a velo assorbirà l’olio rilasciato dalle mandorle, evitando che le mandorle tritate si appallottolino.
Monta le chiare a neve e aggiungici la farina di mandorle e zucchero amalgamando con movimenti dal basso verso l’alto. Aggiungi l’estratto di vaniglia e la scorza d’arancia, copri con pellicola e lascia riposare in frigo tutta la notte.
La mattina dopo, prepare le ostie ritagliandole in ovali o rettangoli di circa 7 cm per 4 cm.
Usa il restante zucchero a velo (200grammi) come fosse farina e spargilo su un piano.
Prendi l’impasto e, con le mani asciutte, forma un paio di salsicciotti, rotolandoli nello zucchero.
Taglia poi i salsicciotti a fette di un cm e cerca di dar loro una forma ovale (considera che in cottura si allargano molto, come si vede in foto, quindi falli piuttosto piccolini rispetto a come vorresti averli).
Appoggia ogni ricciarello su un pezzetto di ostia e poi su una teglia ricoperta da carta forno.
Ricordati di tenerli piuttosto distanziati (almeno 3 cm).
Una volta in teglia, cospargi lo zucchero a velo sulla superficie dei ricciarelli.
Abbonda. Ci vuole tanto zucchero. Fai come dei monticini e poi schiacciali con il dorso di un cucchiaio.
Devono essere ricoperti da mezzo cm di zucchero!
Cuocili in forno a 160° per circa 18 minuti, o fino a che, ancora parecchio chiari non si saranno formate delle belle crepe sulla superficie.
Lascia raffreddare su una griglia (appena usciti dal forno sono molto morbidi) e poi fai maturare almeno un giorno in una scatola di latta.
Sono deliziosi.
😉
English version
Mary Popsin (I spell it correctly, it’s the name my daughter used to call Mary Poppins with, some years ago, and now we call Mary this way at home) sang that with a spoon full of sugar, the medicine goes down.
Now that we are again in the stressful spin of home/school/work/kids’ sport/shopping/home/supper/night night days, after two weeks holidays (one day my daughter Lenticchia woke up at 3.20pm and she was completely dazed… wondering if she was supposed to have breakfast, lunch or an afternoon snack), we actually would need not just a spoon, but hundreds of kilos of sugar…
And so it’s time to have some ricciarelli, these soft almonds cookies from Siena!
Why? Because you need plenty of icing sugar to make them! And because they are mouth watering and delicious.
A great start for the new year!
Soft Siena’s almond cookies
(makes two dozens)
2 egg whites
400 g icing sugar
200 g peeled almonds
5 or 6 bitter almonds (or 2 tbsp bitter almond flavouring)
1 tbsp vanilla extract (here how you can home-make your own)
zest of one organic orange
1 wafer sheet (letter format)
Start the night before.
In an electric mixer, finely chop almonds and half of the sugar. The starch contained in the sugar will absorb the oil that may be released by the almonds, and will prevent lumps.
Whip the egg whites until fluffy and stiff, then add the mixture of almonds and sugar little by little, with a spatula. Add vanilla extract and the grated zest of the orange. Cover with cling film and let it rest in the fridge overnight.
The morning after, cut the wafer sheet in oval or rectangular shapes approx. 7 cm long and 4 cm wide.
Sprinkle the remaining half of sugar on a surface, as it would be flour.
With dried hands roll the ricciarelli batter in two logs then cut in slices 1cm thick.
Try to form the oval shape and place each cookie on the oval wafer. Place on a baking sheet covered with parchment paper, 3 cm apart each other, as while cooking they will increase in size (you can see it in the pics).
Generously sprinkle with sugar. Be plentiful. Make sugar hills on each cookie, then level with the back of a spoon. Consider that the sugar layer should be at least 1/5 inch high.
Bake at 160° for about 18 minutes. They are ready when are still pale coloured, but look like crinkle cookies.
Move ricciarelli to cool on a wire rack, leaving them on the parchment paper as they are very soft and fragile. Store in a tin at least one day, to improve their flavor.
They are delicious!
😉
15 Comments
se ti fa piacere te ne lascio un altro di commento 😉
9 Gennaio 2014 at 11:34i ricciarelli sono davvero golosi.. e io non li ho mai provati a farli …quindi mi salvo la ricetta mi potrebbe essere utile 🙂
lia
Grazie per essere ripassata! mi dispiaceva averti 'persa'!
9 Gennaio 2014 at 21:49😉
Buoni! *_*
9 Gennaio 2014 at 16:50e nemmeno tanto difficili!!
9 Gennaio 2014 at 21:49In assoluto uno dei miei dolci preferiti. Inserisco nella lista da provare, ma temo che non sarà presto. Mannaccia. ::(
9 Gennaio 2014 at 17:23ma davvero!?? mettili in lista, ne vale la pena! 🙂
9 Gennaio 2014 at 21:50ma sono perfetti ! Brava Gaia***
9 Gennaio 2014 at 20:09Elena, e sentissi che buoni! proprio morbidi come devono essere. Ai miei avevano regalato una confezione di quelli 'Sapori'. Veramente secchi e minuscoli … niente al confronto!
9 Gennaio 2014 at 21:51Bellissima ricetta!!!
10 Gennaio 2014 at 19:48E poi con un titolo così si poteva non accorrere???
Che ridere!
Mi è venuta la collina in bocca (come dice mia madre che è inglese XD)
Buon weekend
Lou
Ciao Lou e benvenuta!
12 Gennaio 2014 at 8:28porcalavacca… la mamma inglese?!? ma allora le risate ti son venute perché hai letto la inglisc veescion!!
😉
E ci credo che sono deliziosi, ma io ho bisogno di ricette dietetiche adesso e tu mi proponi questo tripudio di zucchero a velo!
13 Gennaio 2014 at 20:33Claudette
Claudette,
13 Gennaio 2014 at 21:49niente sensi di colpa. Mica devi mangiarli tutti te… il segreto è la condivisione!!
😉
ma non avevo commentato? eppure il post l'avevo letto da mo'!
15 Gennaio 2014 at 22:30mary popsin è stupenda, e questi ricciarelli così belli e copiosamente ricoperti di zucchero, una meraviglia!
2 domande 2: ma le armelline sono quelle delle pesche o hai trovato le mandorle amare da qualche parte?
(e questa era la prima)
la seconda è: ma come sei brava?!?! di questa so anche la risposta: tantissimo!!!!!
Ciao Gaia, voglio provare questa tua versione di ricciarelli. Ho pero' una domanda, parli di 400 g di zucchero a velo. Meta' li aggiungi alle mandorle da ridurre in farina. L'altra meta' l'aggiungi quando incorpori farina di mandorle e albume?
Oppure questo zucchero e' da usare per il ripiano e spolvero. Questo l'ho desunto dalla tua traduzione in inglese, in quella italiana non e' chiaro.
Grazie!
31 Marzo 2015 at 13:21Ciao Francesca!
I 400 gr di zucchero servono metà per l'impasto e l'altra metà per lo spolvero sul ripiano.
Vado a raccontarlo meglio nella versione italiana…
ma pensa te… non l'avrei mai detto che sarei riuscita a spiegarmi meglio in inglese che in italiano!! 😀
grazie per essere passata!
1 Aprile 2015 at 7:45