La Basilicata è sempre stata per me una terra di passaggio:
sono passata di lì per andare in Calabria (ammirando da lontano, in coda sull’autostrada, il Cristo di Maratea), sono passata di lì per proseguire verso la Sicilia, oppure verso la Puglia.
Ma una vacanza in direzione Basilicata non l’ho ancora mai fatta. Purtroppo.
La Basilicata, ai tempi dell’università, era la regione lontana da cui proveniva una compagna di corso.
Poi, da quando frequento questi luoghi virtuali, la Basilicata è diventata la terra di Tina, dal sorriso contagioso, e di Angela che abita tra i Sassi (quelli con la S maiuscola, sia chiaro!).
Ed è grazie a loro, ai racconti e alle loro foto che ho conosciuto i peperoni cruschi, il ruccul’ potentino, i ceci neri, i fagioli di Sarconi, la farina di grano arso, il caciocavallo podolico e tante altre prelibatezze.
Ho avuto la fortuna di incontrare Tina e Angela (e alcune di queste bontà) nel mondo al di qua dello schermo, e son sicura che sia anche merito loro se la curiosità per la cultura enogastronomica Lucana ha cominciato a farsi largo tra le mie millemila curiosità culinarie!
E poi c’è stata la melanzana rossa di Rotonda, che mi sognavo pure di notte dopo averla vista candita da Teresa, e dopo che mia mamma, in gita a Matera, non era riuscita a trovare e a portarmi come souvenir!
Si sa, quando non riesci ad ottenere qualcosa a cui tieni tanto, non c’è verso che ti passi di mente!
E così non appena ho scoperto che Teresa, per l’appunto, aveva ideato uno splendido contest in cui si proponeva di ideare una ricetta a base di pesce (argomento di un congresso nazionale proprio in Basilicata tra meno di un mese), utilizzando alcuni degli ingredienti contenuti in un pacco di prelibatezze lucane, tra cui proprio le melanzane rosse di Rotonda, come potevo non essere presente?
Nonostante fossi ancora in vacanza e per giunta all’estero, ho subito aderito!
Il pacco è miracolosamente arrivato esattamente il giorno in cui ripassavo da casa per cambiare valigie e ripartire… così, aperta la scatola e sgranati gli occhi, il gioco è iniziato.
Alla fine, dopo mille idee, ripensamenti, chiacchiere con gli amici alla ricerca dell’ispirazione, sono arrivata ad un piatto che trae origine dalle mie radici fiorentine ma che si declina ai sapori lucani, esaltandone i profumi:
la panzanella!
Nella tradizione fiorentina la panzanella è un’eredità contadina, un piatto in cui si ricicla il pane secco toscano, che dopo essere stato rinvenuto in acqua, viene arricchito di pomodori, cipolla e basilico.
La mia declinazione lucana, invece, sostituisce il pane toscano con il famoso pane di Matera, la cipolla con il polpo, il basilico con la salicornia (che accentua il profumo di mare già presente con il polpo) e il pomodoro con … la melanzana rossa (che con il suo gusto piccante dona l’impronta meridionale)!
Panzanella-style dai sapori lucani
Ingredienti (per 4 persone)
150 gr di pane di Matera (possibilmente secco)
3 melanzane rosse di Rotonda
600 gr di polpo
una manciata di salicornia
aceto di vino
olio extravergine di oliva biologico (per me delle Tenute Zagarella)
sale
Il pane da usare dovrebbe essere secco.
Non è facile far seccare il pane di Matera, che essendo a lievitazione naturale mantiene un cuore morbido anche a distanza di parecchi giorni dalla cottura.
Se non dovesse essere completamente secco, non disperate, impiegherà solo meno tempo per rinvenire.
Tagliatelo a cubetti e tenetelo in ammollo in una bacinella con acqua fredda.
Nel frattempo lavate le melanzane, tagliatele a rondelle spesse mezzo centimetro e grigliatele.
Il polpo va fatto cuocere nella sua stessa acqua, quella che rilascia durante la cottura. Sciacquatelo e mettetelo così com’è in pentola, senza aggiunta di nient’altro. Io uso sempre la pentola a pressione. Per un polpo così piccolo sono sufficienti 15-20 minuti di cottura a partire dal fischio.
Togliete dove possibile la pelle violacea dai tentacoli più grandi e dalla testa, tenete da parte le estremità dei tentacoli e tagliate il resto del polpo a tocchetti. Lasciatelo raffreddare.
Sciacquate la salicornia e tagliatela a pezzetti, scartando il gambo centrale se dovesse essere troppo coriaceo e tenete da parte.
A questo punto, con gli ingredienti pronti, è quasi fatta.
Strizzate il pane che si sarà ammorbidito e sbriciolatelo grossolanamente con le mani. Aggiungete il polpo, la salicornia e le melanzane tagliate a dadetti. Condite con l’aceto, l’olio ed il sale.
Lasciate riposare in frigo almeno una mezz’ora, poi servite impiattando con un coppapasta e decorate con la salicornia ed i tentacoli messi da parte.
English version
The recipe below has been created to participate to a food contest designed to divulge some special ingredients from Basilicata, a district in southern Italy.
I had never tasted before red aubergines from Rotonda nor Sarconi beans. These delicacies were stunning discoveries found in a package sent to the contest participants.
Here my version of tuscan panzanella made using typical flavours from Basilicata.
Tuscan panzanella tasting Basilicata flavours
Ingredients (serve 4)
150 gr Matera bread (preferably dry)
3 red eggplants (from Rotonda)
600 gr octopus
a bunch of glasswort
vinegar
extra virgin organic olive oil (I used Tenute Zagarella)
salt
Cut bread in dice and put in a bowl. Cover with cold water and wait until it has been re-hydrated.
Rinse eggplants and slice about 1/4-inch thick, then grill.
Put the octopus as it is in a pressure cooker and cook for about 15-20 minutes after it starts whistling.
Remove the black skin if you like, then let it cool and cut in 1/2-inch pieces.
Rinse glasswort, discard hard parts and cut a bit.
Now that all ingredients are ready, it’s easy.
Squeeze out water from bread and crumble it as you can using fingers. Add octopus, glasswort and the eggplants in dice. Season with vinegar, olive oil and salt.
Let it cool in fridge for half an hour before serving.
19 Comments
Controllato e approvato. In bocca al lupo per il concorso.
13 Settembre 2013 at 9:49Crepi il lupo, Teresa! e grazie ancora per l'opportunità!
13 Settembre 2013 at 19:13certo che la melanzana rossa di rotonda vi è proprio piaciuta, l'avete usata quasi tutti…
13 Settembre 2013 at 12:54piacerebbe pure a me, te lo assicuro.
e la tua panzanella è davvero una felice idea.
accostamenti felicissimi.
anche se io la salicornia non ho ancora mai osato assaggiarla…
Gaia, l'occasione era troppo ghiotta per non metterla in primo piano, dopo tanto tempo che aspettavo di averla tra le mani!!
13 Settembre 2013 at 19:14😉
ps. me ne sono rimaste un po', ora un po' striminzite, ma se le vuoi assaggiare, fai un fischio!
Golosissima! In bocca al lupo! Sta melanzana rossa mi sta iniziando a incuriosire…
13 Settembre 2013 at 13:26Grazie!
13 Settembre 2013 at 19:15E ci credo che ti sta cominciando a incuriosire…Ci sono melanzane rosse dovunque, qui in rete, in questo momento!!
😉
Ciao bellissima idea e senza altro buonissima , in bocca al lupo
13 Settembre 2013 at 16:03Crepi il lupo, anonimo.
13 Settembre 2013 at 19:16Sei una maga, cara Gaia! Io sono qui, molto più su della Toscana, molto più su della Basilicata: giro il mio sughetto e mi perdo su questa ricetta (l'ora è quella giusta….) e sulle tue foto.
13 Settembre 2013 at 17:05In bocca al lupo!
Claudette
Claudette, tu sei sempre troppo gentile!
13 Settembre 2013 at 19:16Crepi il lupo!
Ma che bella la tua panzanella! E che belle le foto! In bocca al lupo!!!
:))))
16 Settembre 2013 at 9:04Allora, grazie due volte e crepi il lupo!
17 Settembre 2013 at 20:16Lo sai, vero, che se in un giorno solo scopro che ben due foto ti piacciono mi fai un regalo bello?
:)))
19 Settembre 2013 at 13:39Bellissimi colori e bellissimo il ripiano del tavolo!
18 Settembre 2013 at 15:21Ciao e benvenuta!
18 Settembre 2013 at 19:25grazie! il ripiano è il frutto di una joint venture con il mio babbo!
😉
Ho una sorpresa, spero bella, per te!! http://lakambusadimammacocci.blogspot.it/2013/09/premio-100-blog-affidabile.html?m=0#comment-form
18 Settembre 2013 at 17:59Mamma Cocci,
18 Settembre 2013 at 19:33grazie davvero! E' proprio una bella sorpresa!
Mi piace moltissimo.
19 Settembre 2013 at 9:16Buona fortuna 😉
Che bontà! ma che strane e belle le melanzane rosse!
19 Settembre 2013 at 12:47saluti
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