Ne parlavo con il mio spacciatore di teglie, stampi e affini, l’ultima volta che sono andata a ritirare la ‘roba’.
Tutti e due, abbiamo lo stesso metodo di lavoro:
Su un foglietto, ci si appunta le ricette da provare. Poi, all’arrivo del fine settimana, ci si chiude in cucina e vai!
L’unica differenza è che lui di ricette ne seleziona un paio.
Io non resisto e finchè non stramazzo al suolo e con la schiena a pezzi, dopo tutte le ore passate in piedi, non sono contenta..
Ma sono così in tutto: se ho un buco, lo devo riempire (vedere i miei cassetti per credere).
E così, tra i suoi appunti, c’erano anche i quaresimali.
Giaaa’, mi son detta (e gli ho detto): non li ho mai fatti, ma ai legumini piacciono tanto!
Secondo voi, come è andata a finire?
Esatto. Non appena mi si è liberato un buco, ci ho infilato i quaresimali.
Che sarebbero dei biscottini di questo periodo (i 40 giorni prima di Pasqua), tipici della tradizione fiorentina.
Ai bambini piacciono tanto perché sono con la cioccolata (ma anche la nocciola) e soprattutto perchè hanno la forma delle lettere dell’alfabeto.
Vuoi mettere la soddisfazione di comporre una parola (più o meno strampalata) e poi farla fuori, infilandosela in bocca?
La ricetta che ho seguito è quella classica, che il Petroni indica nel suo ‘Libro della vera cucina fiorentina’ (quello da cui ho tratto anche la trippa come si fa a Firenze e i fagioli).
Devo dire che i miei sono venuti un po’ più duri di quelli che si trovano in commercio, ma bastava forse cuocerli un po’ meno.
Ma soprattutto, se vi volete cimentare nell’opera, prendetevi un pomeriggio in cui non avete fretta e avete bisogno di sfogarvi ben bene. Le letterine si fanno usando il sac a poche ma vi avverto: l’impasto è piuttosto compatto e dovrete premere parecchio per farlo uscire!
Ad un certo momento, presa dallo sconforto, mi ero messa a fare solo la lettera I, la più facile.. 🙂
(PS. furbata fubissima: quando non ne potete più allargate il foro della tasca da pasticcere!)
Per 5 teglie di letterine:
200g di farina
200g di zucchero
50g di cacao amaro
50g di pasta di nocciole (in alternativa 50g di nocciole, tritate a lungo nel mixer)
3 albumi
un cucchiaino di estratto di vaniglia (nella versione originale, la vanillina, che aborro)
un pizzico di cannella in polvere
un cucchiaino di lievito per torte
Gli albumi vanno montati a neve, a metà operazione ho aggiunto lo zucchero, versato a pioggia, poi la pasta di nocciole, a filo, sempre continuando a montare e alla fine l’estratto di vaniglia.
In una ciotola si uniscono farina, lievito, cannella e cacao.
Con un setaccio, si uniscono un po’ alla volta alla montata.
Alla fine si otterrà un impasto piuttosto compatto, ma morbido.
Preparate le teglie foderate di carta forno (o imburrate) e con un sac a poche e tanta forza, cercate di formare le letterine, distanziandole un po’ perchè in cottura tendono a crescere lievemente.
Vanno lasciate riposare un’oretta prima di infornarle, a 150° per 10 minuti scarsi.
Attendere un paio di minuti e poi toglierle dalla teglia e farle freddare su una griglia.
Si conservano in una scatola di latta oppure chiuse in un contenitore per alimenti.
Quaresimali: typical cookies for Lent (40 days before Easter) in Firenze
For five baking sheets of cookies:
200g flour
200g sugar
50g cocoa powder
50g hazelnut spread (or 50g hazelnut turned to powder by a chopper)
3 egg whites
1 tsp vanilla extract
a pinch of cinnamon powder
1 tsp baking powder
Whisk the egg whites until foamy, then add sugar, the hazelnut spread and vanilla extract. Continue whisking until the batter is firm.
In a bowl sift together flour, baking powder, cinnamon and cocoa. Add a spoon at a time to the batter and mix until combined.
You will have a dense but soft batter.
Using a pastry bag, pipe letters on the baking sheet, covered with parchment paper. The operation is hard, so do it when you have time and want to get something off your chest!!
Let the cookies stand for an hour, then bake at 300°F for less then 10 minutes.
Wait a couple of minutes, then transfer cookies on a wire rack to cool.
Cookies can be stored in an air tight container at room temperature up to one week or more.
12 Comments
Accipicchia! Siamo passati alla inglisc verscion! :)))
4 Marzo 2013 at 17:22si, visto che roba?!?!
4 Marzo 2013 at 21:02speriamo che si capisca un po'… 😀
Ma vuoi mettere, Gaia, la soddisfazione di passare ore in piedi e avere mal di schiena per aver cucinato tutto il fine settimana rispetto a passare ore in piedi e aver mal di schiena per aver stirato ore e ore, per riuscire a vedere il fondo della cesta del bucato?
4 Marzo 2013 at 20:28Firenze è lontana, ma questi quaresimali farebbero la gioia di mio figlio che sta scoprendo come si formano le parole….chissà se entro la Quaresima riesco a buttarmi nell'impresa (non il prossimo fine sttimana : abbiamo appuntamento con i dinosauri!)
Claudette
Non mi parlare di stirare…E' l'attività che più odio, dopo la pulizia di casa.. e i panni continuano a rimanere nella cesta.
Cmq, non ti dannare, è scientificamente provato che il cesto del bucato NON ha fondo!
Se li fai, facci sapere!!
e dai un bacetto alla pulce!
4 Marzo 2013 at 21:05Il metodo preferito del mezzano di casa che quest'anno si trova in prima elementare per imparare l'alfabeto! Grazie della dritta sul foro della tasca da pasticcere, che sinceramente io la odio dal profondo 😉
buon pomeriggio
5 Marzo 2013 at 14:29La tasca da pasticcere l'ho odiata tanto anche io, poi mi ci sono riappacificata quando ho iniziato ad usare quelle usa e getta (anche se vanno contro il mio pensiero anti-spreco e pro-riutilizzo) e quando ho capito come fare a riempirla, semplicemente rigirando il bordo di un pezzo..
5 Marzo 2013 at 21:10😉
ma carinissimi!
6 Marzo 2013 at 9:32anche io non vado molto d'accordo con la sac à poche…. ma ho uno sparabiscotti nuovo fiammante…. dici che si può fare?
bacio!
LA sparabiscotti! ce l'ho anche io ma è un amore odio!!
7 Marzo 2013 at 21:19puoi provare a farli usando quella, ma la forma tipica sono proprio le lettere!!
grazie!
Anch'io devo sempre riempire i buchi, a star con le mani in mano proprio non ce la faccio!!Visto che mi son data al pan di ramerino, questi me li segno per la prossima volta!
7 Marzo 2013 at 14:11Io invece, dovrò fare il pan di ramerino, così ci si scambia!!
7 Marzo 2013 at 21:19un abbraccio!
wow! today in english!
what's happining gaia?
belliiiiiiiiiiiiiiiini i quaresimali. il petroni è bellissimo, ultimamente ne sto facendo parecchie anch'io.
mi piacerebbe tanto riuscire a dedicare di nuovo le domeniche alla cucina. qui invece niente, un anno così nemmeno quando facevo la tesi.
ma passerà.
il pan di ramerino… anche quello è nella lista! 😉
8 Marzo 2013 at 20:27E' la prima volta che ne sento parlare, grazie e Buona Pasqua!
29 Marzo 2013 at 16:49