In attesa che arrivi la primavera, e ancora sulla linea della cucina esotica, iniziata con il pesce in forno con salsa di miso bianco, una sera ho fatto gli involtini primavera, anzi, plimavela.
Per noi adulti è stato un revival: ai tempi del liceo, con le prime uscite con i compagni di classe, mi capitava di andare in pizzeria o al cinese.
E se sceglievamo il secondo, a parte l’indimenticabile e tipico odore di fritto, che ci avvolgeva vestiti e capelli, ricordo che gli involtini primavera erano un classico.
Caldissimi, croccanti e saporiti, accompagnati da una salsina rossa agrodolce che somiglia un po’ al ketchup..
E’ tanto che non vado al ristorante cinese e che non passo dalla rosticceria a prendere le verdure saltate, come capitava di fare i primi tempi che abitavamo per conto nostro, ma la lettura di un libretto che ho ritrovato tra i libri di cucina, mi ha fatto tornare voglia di cucina orientale e così, una sera, ho preparato gli involtini.
I legumini sono stati entusiasti.
Ho come l’impressione che se voglio far mangiare un po’ di verdure a Fagiolino, che ultimamente storce il naso al solo sentirne parlare, dovrò rifarli..
Per una decina di involtini primavera:
150 gr di macinata di maiale
2 carote
un quarto di cavolo cappuccio
1 scalogno
salsa di soia
olio
una decina di cialde di farina di riso (le mie erano tonde)
salsa agrodolce (ho usato il ketchup)
Si affetta la scalogno a dadini e si tagliano le altre verdure a striscioline molto fini (per le carote, uso il pelapatate).
Si mette tutto a soffriggere nel wok (o in una padella antiaderente) con un po’ di olio per qualche minuto, poi si aggiunge la carne e si fa saltare con il resto della verdura. Si condisce con la salsa di soia e dopo qualche minuto, quando la carne è cotta, si spegne e si lascia un po’ intiepidire.
Si procede poi con il preparare gli involtini.
Le cialde di riso sono rigide e semitrasparenti. Per poter fare gli involtini, devono essere tenute (una alla volta) in una ciotola con acqua tiepida, in modo da farle ammorbidire. Poi, importantissimo, vanno fatte asciugare, in modo da evitare che durante la cottura in olio bollente diventino dei pericolosi petardi!
Dopo un po’ di esperimenti con le prime cialde, ho trovato un modo comodo di gestirle, visto che una volta ammorbidite diventano anche pericolosamente appiccicose:
quindi, procuratevi un piatto, un foglio di scottex ed un asciughino pulito.
Immergete una cialda in acqua tiepida, aspettate una ventina di secondi, toglietela ed appoggiatela sull’asciughino. Copritela con il foglio di carta assorbente: la cialda rimarrà attaccata allo scottex e la potrete quindi spostare dall’asciughino al piatto. Sollevando delicatamente lo scottex, la cialda rimarrà aderente al piatto: sarà asciutta su entrambi i lati e potrete iniziare a farcirla.
Distribuite una striscia di ripieno sulla parte più in basso della cialda, e ripiegate l’involtino come fosse una busta:
– prima piegando il lato sinistro verso l’interno, poi il lato destro verso l’interno, poi l’estermità inferiore verso il centro e poi proseguite ad arrotolare fino al margine superiore.
Alla fine avrete un bellissimo esemplare di involtino, come quello della prima foto.
Proseguite fino ad esaurimento delle cialde (o del ripieno) e friggete gli involtini in olio (ho usato ancora il/lo wok).
Serviteli accompagnati da una salsina agrodolce di pomodoro: in alternativa, devo dire che il ketchup è un valido sostituto…
Nota:
le cialde si trovano comunemente nei super forniti di prodotti orientali. Quelle che ho preso io sono queste qui.
15 Comments
Buoni, anche per me erano un must ma anch'io è una vita che non vado al cinese!A casa ho rifatto il riso alla cantonese e il pollo in vari modi, ma gli involtini non lì ho mai provati!
22 Gennaio 2013 at 12:40E sostituire le cialde di riso con la pasta fillo?? Che ne pensi?? 🙂
22 Gennaio 2013 at 14:24Davvero gustosi questi involtini primavera! :))
22 Gennaio 2013 at 15:49Che bei ricordi!! è da una vita che non vado al cinese, hai avuto una stupenda idea a postare questa ricettina!!!
22 Gennaio 2013 at 18:23Tenterò di farli anch'io…
Baci!
Io invece non ho mai amato il ristorante cinese, ma questi tuoi involtini mi potrebbero risolvere un problema analogo al tuo (anche qui qualcuno non ama le verdure….)
22 Gennaio 2013 at 19:56Unico dubbio: con che cosa sostituire le cialde di farina di riso?
Claudette
Io vado spesso al cinese, mi piace molto e i tuoi involtini sono chiusi ad arte!
22 Gennaio 2013 at 21:18Quando li trovo ci metto anche i germogli di soia, ma senza dubbio il profumo che subito rimanda a quelle atmosfere è quello del cavolo cappuccio.
Ecco, ora m'è venuta voglia :o)
LACucinaSpontanea
Allora, quando decidi di fare il cinese a casa sei a posto: antipasto, primo e secondo! Ti manca solo il gelato flitto!!
😉
Anonimo
la mia esperienza con la pasta fillo è minima: l'ho usata una sola volta per una torta salata.
In effetti lo spessore è quello giusto. Se non si rompe a piegarla, forse potrebbe andare bene..
Mi hai messo voglia di provarci.. Vi farò sapere!
Grazie
Lozio
Grazie, ma le foto non rendono… ma lo sai, com'è.. erano tutti lì in trepida attesa del primo morso e con la fretta, anche la gatta fece i gattini ciechi…
😉
Roberta
Che poi ci vuole proprio poco. A parte organizzare le piegature e gli ammolli delle cialde!
Claudette
a me invece, il cinese piace. Ma ora me lo faccio in casa!
Per le cialde, Anonimo ha suggerito la pasta fillo.. dovrei provarci (oppure provaci tu e sappici dire!)
Ritroviamoci
Hai ragione, i germogli di soia ci sarebbero stati bene. E la prossima volta ci aggiungo anche i gamberetti.. sarà le versione 2.0!
😉
Io neanche mi rammento più quando è stata l'ultima vota che ho mangiato cinese… vedere gli involtini e venirmi la voglia è stato tutt'uno!
23 Gennaio 2013 at 12:57😀
Buon pomeriggio e a presto!
Anch'io diserto il cinese da un po'. Delizia delizia delizia 😛
23 Gennaio 2013 at 15:28Nanni
un conto è andare al cinese, un conto è farselo a casa..!
VAle
24 Gennaio 2013 at 7:18Benvenuta! farselo a casa è facile! e magari sai cosa ci metti dentro 😉
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26 Gennaio 2013 at 15:13che carini così translucidi! anch'io da ragazzetta frequentavo il cinese, adesso è totalmente off-limits per me: la salsa di soia viene fatta con il grano, a parte la tamari che, se certificata, possiamo mangiare.
27 Gennaio 2013 at 22:13e anche le cialde… vattelappesca te! è vero che contengono solo farina di riso e amido di tapioca, quindi sarebbeto potenzialmente ok, ma ci son sempre quelle maledette contaminazioni.
insomma, per ora me lo scorso. poi vedremo. ma almeno mi godo virtualmente i tuoi, e mi segno la ricetta 🙂
Li ho fatti una volta e li ho adorati… ma in fondo gli involtini primavera io li amo proprio ed i tuoi sono assai invitanti.
28 Gennaio 2013 at 21:04baci (non contagiosi) a voi
ficoeuva
foodlookers
grazie, vengo a trovarvi!
LaGaia
In effetti se riesci a trovare il modo di farti le cialde da sola, sei a posto!
Fico e uva
28 Gennaio 2013 at 22:11ho scoperto che siamo in tante ad adorare gli involtini primavera!!
;-*
Complimenti mi hai proprio fatto venire voglia di farli, Io le cialde le faccio in casa solo acqua e farina e poi le cucini come una crepe….per la salsina ketchup aceto un po' di zucchero e salsa di soia
29 Gennaio 2013 at 21:09