Sì, lo so…
il grasso fa male. E quello animale ancora di più.
Ma per una volta, mi sono lasciata tentare.
Dal pizzicagnolo da cui capito quando, sull’ora del pranzo, non ho portato niente di commestibile da casa e lo stomaco brontola.
Il pizzicagnolo, che a Firenze sarebbe il signore che sta dietro al bancone del negozio di alimentari, aveva in bella mostra di sè, in una cesta di legno protetta da carta gialla, i ciccioli.
Ovvero, pezzettini di carne di maiale (poca) e grasso (tanto) che vengono prima cotti a fuoco lento per almeno un paio d’ore e poi strizzati ed aromatizzati con spezie. Tanto per capirne la leggerezza, la parte colata non è altro che lo strutto!
Erano decenni che non li mangiavo, dai tempi in cui il mio babbo, tornando dalla campagna senese, ce ne portava una ciotolina… per questo mi sono sentita meno in colpa e me ne sono fatta incartare un po’.
L’idea era quella di riprodurre la schiacciata con i ciccioli.
Ho usato la pasta madre, ma sono sincera: l’ho dopata con uno zinzo di lievito di birra.
Il fatto è che ho impastato la mattina e siccome volevo portarla dai miei al pranzo della domenica, che è categoricamente alle ore 13.00, non potevo rischiare che non fosse pronta in tempo ….
Se non avete particolari urgenze, ma tempi rilassati, potete tranquillamente evitare di usarlo!
Ecco come ho fatto:
150 g pasta madre (rinfrescata due volte il giorno prima)
500 g farina
130 g latte
170 g acqua
5 g lievito di birra (si puo’ togliere)
1 cucchiaio di fiocchi di patate
10 g sale
2 cucchiaini di zucchero
60 g ciccioli
40 g di strutto
Salamoia
emulsionare in un bicchiere:
– un dito di olio evo
– due dita di acqua
Miscelare farina e fiocchi di patate.
A parte mescolare latte e acqua a temperatura ambiente: tenerne da parte un po’ per sciogliervi il sale.
Sciogliere nella planetaria la pasta madre con i liquidi, aggiungere lo zucchero, il lievito di birra (se andate di fretta) e per ultimo la farina.
Impastare un po’, poi aggiungere il sale sciolto nell’acqua tenuta da parte.
Amalgamare bene e quando l’impasto è liscio aggiungere lo strutto in un paio di volte, lasciandolo assorbire prima di aggiungerne altro.
Solo alla fine aggiungere i ciccioli tagliati a dadini e dare un paio di giri di gancio per inserirli nell’impasto. Non lavorare troppo la massa per evitare che si spezzi la maglia.
Porre in una ciotola coperta da pellicola senza PVC, al calduccio, fino al raddoppio.
Fare le pieghe di sovrapposizione, lasciare riposare 10 minuti e poi stendere in teglia per la seconda lievitazione.
Accendere il forno a 220° e prima di infornare, bucherellare la superficie della schiacciata con i polpastrelli, versare la salamoia e cospargere di poco sale.
Cuoce in circa 30 minuti.
A me è venuta una teglia di circa 30 x 40 cm.
Era buona?
La foto l’ho scattata la domenica pomeriggio, dopo il pranzo dai miei, a cui l’avevo portata.
Di una teglia intera, quel pezzettino è stato l’unico sopravvissuto.
Può bastare?
… dimenticavo … io partecipo al giveaway della Banda dei broccoli. E voi?
13 Comments
ti dico che proprio stamattina stavo pensando di preparare una focaccia con un po di strutto.. del resto con i primi freddi..si richiedono un po più di energie la tua è magnifica a pisa poi è rinomata la schiacciata con i ciccioli
6 Dicembre 2012 at 8:43I cioccioliiiiii!!! :)))
Ah, da noi invece si dice: “pizzicarolo” 😀 😀 :D, ed è una razza in via d’estinzione, purtropo 🙁
6 Dicembre 2012 at 13:01Ovvìa, solo a guardarla m’è rischizzato i colesterolo a più di 300! però…..boooonaaaa!
6 Dicembre 2012 at 13:29P.S. sgarrare per sgarrare, di ciccioli ce ne potevi mettere anche di più ;-))
Sandra
Insomma una roba dietetica, tanto per prepararsi al Natale…
6 Dicembre 2012 at 19:43Simona
allora sei capitata qui proprio nel momento giusto!
benvenuta!
zio
É tuuto rolo nella capitale?!? fruttarolo, pizzicarolo… è vero sono in via di estinzione, come i panda!
sandra
se tu sapessi… Solo quelli erano rimasti… gli altri li ho fatti fuori a mó di snack i giorni prima!
perladarsella
6 Dicembre 2012 at 21:13bisogna darsi da fare!! 😉
aaaaaaaaaaaaaaaaah! i ciccioli! me li ricordo bene! dai miei nonni emiliani una volta l’anno, a febbraio, si “faceva” il maiale, che poverino ignaro era stato allevato con tanto amore per tutto l’inverno. arrivava un signore con il fucile e gli sparava, e poi una girandola di preparazioni che durava due giorni. salsicce, prosciutti, sanguinacci… e alla fine la coppa di testa (la nostra soprassata) e ciccioli.
6 Dicembre 2012 at 22:25all’epoca ero piccola, e non apprezzavo tutto, ma abbastanza si, e sgranocchiare i ciccioli era una goduria.
che ricordi mi fai venire
E se andiamo indietro negli anni troviamo anche lo “stracciarolo” e il “barcarolo”. A proposito, ti ricordi la canzone che feci parodiando il barcarolo e dedicandola a Puntarolo? 😀 😀 😀
7 Dicembre 2012 at 9:04A Roma i ciccioli non li ho mai mangiati, e ora che sono in Toscana troppo tardi, sono ormai vegetariana da anni! Ma adoro le focacce…
7 Dicembre 2012 at 12:52ma che bontà che deve essere questa schiacciata..
7 Dicembre 2012 at 17:05slurppp
Lagaia
bei tempi.. 🙂
cmq anche io li ho presi sull’onda dei ricordi!
Claudia
allora focaccia senza strutto e sei a posto!
paola
10 Dicembre 2012 at 17:26benvenuta! grazie.
Zio
10 Dicembre 2012 at 17:27grazie per le lezioni de’ romanesco!
Lagaia
bei tempi.. 🙂
cmq anche io li ho presi sull’onda dei ricordi!
Claudia
allora focaccia senza strutto e sei a posto!
paola
10 Dicembre 2012 at 17:27benvenuta! grazie.
booona questa focaccia!!
13 Dicembre 2012 at 8:49in bocca al lupo per il giveaway!
a presto