Il clima è primaverile, almeno lo è stato sabato.
Anzi, sabato c’è ovviamente stato un colpo di caldo che da canottiera e maglietta a maniche lunghe, mi ha costretto solo a una maglietta senza maniche..
Dico ovviamente, per il semplice motivo che era da un mese che avevamo deciso di provare a fare l’uovo…Come 2 galline: io e la mia omonima!
Un uovo di cioccolato.
Si sa, per il cioccolato, il caldo è la morte sua..
E così, nella migliore legge di Murphy, il caldo è esploso…
Per fortuna, insieme a noi, è arrivato a domicilio il grande Nanni!!
Insieme a lui sono arrivati, stampi, stampini, cioccolato, termometri, ciotole, spatole e un povero marmo surriscaldato a cui ha dovuto fare le spugnature di acqua ghiaccia per vedere se si riprendeva…
La lezione-dimostrazione-ripasso-divertimento è durata un intero pomeriggio, in cui, se non fosse stato per:
– il condizionatore acceso a palla in salotto, con la speranza che il fresco arrivasse anche in cucina,
– l’esperienza del Nanni
– l’incoscienza della Gaia e della Gaiuccia
non si sarebbe arrivate a produrre due bellissimi uovi di cioccolato, bicchierini, arance candite intuffate nel cioccolato e cioccolatini dalle forme più svariate!
Abbiamo imparato che ci sono tre tipi diversi di temperaggio:
– a tablage (quello che avevamo fatto al corso), usando il piano di marmo (vedi qui)
– a innesto (vedi qui)
– a c… (quello più empirico e improbabile… che, seppure fisicamente il c… non ci manca, chissà se riusciremo mai a temperare così!!)
Per quello a c… si divide il cioccolato fondente a pezzetti il piu’ possibile omogenei tra loro.
Due parti si mettono in una ciotola, a sciogliere al microonde (fino a raggiungere 50°).
Dopodichè si aggiunge la parte rimanente e si mescola fintanto che non si scioglie. Questa operazione riduce la temperatura del cioccolato. Se, una volta sciolto tutto il cioccolato, si ha una temperatura finale di 32°…. ci siamo: Abbiamo temperato con la tecnica del c…
😉
Per fare l’uovo, c’è invece la tecnica della goccia:
si riempie la cavità del semiuovo con il cioccolato temperato necessario (per la lavorazione artigianale è consigliato usare un 20% in più di materiale) e si comincia a ruotare la cavità in modo da portare l’onda di cioccolato sul bordo.
A forza di ruotare, il cioccolato si rapprende ed è pronto quando l’onda si trasforma in una goccia che fa fatica a muoversi!
Con il caldo che faceva l’operazione è stata lunga e pericolosa… soprattutto per il pavimento della cucina, che ha rischiato l’arrivo dell’onda dolce!
Poi abbiamo visto come si sigillano le due semisfere!
Prima di tutto bisogna ricordarsi di mettere la sorpresa dentro… sennò la sorpresa (amara) l’avrà chi lo apre, l’uovo…
Poi, si rovescia una teglia da forno sul fornello a gas, si riveste di carta alluminio e si accende il gas al minimo per qualche secondo: giusto il tempo che la teglia si surriscaldi un pò. Toccandola, non deve bruciare.. altrimenti il cioccolato (non solo quello del bordo) si squaglierà!
Con molta delicatezza, si appoggia la semisfera dell’uovo sulla teglia, facendola scivolare sull’alluminio finchè non si è sciolto un po’ il bordo (proprio un gingillino…).
A quel punto, si solleva delicatamente dalla teglia e si appoggia sulla semisfera contenente la sorpresa. Si preme quel poco che basta per far aderire il bordo dell’uovo e si lascia asciugare.
A parte tutto, dopo un ulteriore pomeriggio trascorso insieme, confermo che il mio socio, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo!
E che con la mia omonima è sempre un piacere vedersi e pasticciare insieme!!
Avevamo anche voglia di provare a fare l’uovo maculato, proprio come quello che la Caffarel mi ha gentilmete inviato, in una splendida scatola piena di ovetti che hanno fatto impazzire i legumini.. (sarà dura convincerli ad aspettare ancora un paio di settimane prima di aprire quell’uovo Mucca che se lo scuoti muggisce!)
Secondo me (anzi dovrei dire secondo noi, anzi dovrei dire secondo il mio socio) le macchie si fanno mettendo un po’ di cioccolato al latte, temperato, a mucchietti sparsi nella cavità dell’uovo e si lasciano raffreddare.
Nel frattempo si tempera il cioccolato bianco e quando quello al latte è freddo, si riveste la cavità con il cioccolato bianco…
Et voilà, les jeoux son fait! (come è andata? … mica lo conosco il francese..)
Se anche voi volete provare a indovinare come si fa, potete andare sul sito Facebook della Caffarel e giocare a L’uovo “Le Mucche Country”: come è nato?!?. Dopo Pasqua il mistero sarà svelato!
19 Comments
Fermi tutti, quelle uova così lucide sono venute con il metodo a c…???
12 Aprile 2011 at 6:54Siete dei geni
Un brillio cioccolatoso che augura a tutti un buongiorno meraviglioso. Complimenti a questo splendido terzetto di "operai" 🙂
12 Aprile 2011 at 7:18Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ma son venute così….. VERE ! !
C'ha ragione Lydia commentatrice numero uno, siete dei geni 😛
Mimì-incantata
12 Aprile 2011 at 7:20Per essere precisi quello era il metodo del temperaggio col microonde, ci vuole un po' d'esperienza e molto c… ;-)))
Ancora non mi capacito di come abbiamo fatto a far solidificare il cioccolato con 25°!
Però ci siamo divertiti un monte!!! :-DDD
Grazie ancora per il bel post di oggi e per l'ospitalità di sabato scorso!
Il tuo socio
12 Aprile 2011 at 8:31Quella goccia che cola è diabolica!!!! E le uova fantastiche. Siete un trio formidabile ^__^ Grazie per il link e complimentissimi.
12 Aprile 2011 at 8:39Buona giornata
il bello è che posso dire: io c'ero!
e si, confermo, è venuto tutto per magia (lydia non si usano questi termini di fronte a delle signore 😉
12 Aprile 2011 at 8:44caspita che talento! anch'io vorrei lo stampo per fare l'uovo, anche se non riuscirei mai a realizzare un uovo ocme quello caffarel: troppo buono, delizioso, non vedo l'ora di aprirlo!!! baci!
12 Aprile 2011 at 8:50Sono ancora a bocca aperta di fronte a quel lucidissimo uovo! Complimenti (ma con nanni in giro il risulatato era scontato, nonostante il caldo!). Finora io ho sempre usato la tecnica del temperaggio a c… mi sa che è ora di imparare anche gli altri due metodi! Un bacione! Stefania
12 Aprile 2011 at 10:01FANTASTICO!!!!
12 Aprile 2011 at 10:39Nooooooooo lo voglio pure io il Nanni a domicilio 🙂
12 Aprile 2011 at 13:40E secondo me batte pure il caldo del deserto…bellissimo uovo, complimenti!
@Lydia
modestamente…. lo nacquimo..
anzi, lo nacque (il Nanni)!
@Letiziando
😉
grazie!
@Mimì
visto che uova?
cova, cova… alla fine.. ci s'è fatta!
😉
@socio a domicilio
eheheh…
ma grazie a te, ancora!!
@Federica
Attenzione: quella goccia stava per cadere!! s'è ripresa all'ultimo.. senno': povero pavimento nuovo!
@omonima cara
si, si, era magia.. non illudiamoci!!
@Lericette
noi siamo riusciti a trattenerci.. per ora abbiamo aperto solo gli ovetti.. 😉
@Stefania
Tranqui: se hai sempre usato il temperaggio a c…., gli altri li farai di tacco!
baci
@LABriciola
Benvenuta! e grazie.
@Araba
12 Aprile 2011 at 19:57chissà che il nanni non faccia una trasferta pure nel deserto!!
In quel caso, pero', la socia non potrebbe non accompagnarlo!
donna avvisata.
😉
Araba: quando ci siamo trovati a temperare con 25° ti abbiamo rammentata…. ti fischiavano le orecchie sabato, vero? 😉
Socia: che dici, la facciamo una puntatina sul mar rosso?? Dai, dai!! ;-)))
13 Aprile 2011 at 9:10che meraviglia!!!!
13 Aprile 2011 at 9:30ma sei un mito!!
CIAO 😉
simona
beata te che riesci a fare queSTE COSE!!!POI AVERE IL nANNI A DOMicilio! è impazzita la tastiera dell'uni, scus 😉 Le lettere di cioccolato son bellissime, dove hai trovato gli stampi? ma son grandi?
13 Aprile 2011 at 14:16Complimenti, è un vero capolavoro!
13 Aprile 2011 at 21:56@Nanni
pensiamoci, pensiamoci…
@Simona
ahahahha, merito anche dei compagni di 'merenda'!! grazie!
@Cleare
Per le lettere di cioccolato, contro cui il Nanni ha imprecato al momento dello smodellamento, ti posso dire che erano allegate alla scatola del 'cioccolè', un pentolino per fondere il cioccolato che mi regalarono diversi anni fa..
Le lettere sono circa di 3-4cm..
@lacreatività
14 Aprile 2011 at 6:53Ben arrivata! Grazie!
la prossima volta ci sono anche io, mi prenoto subito un posto come assaggiatrice…
15 Aprile 2011 at 14:58Nooooooooo!!! Non si puo'!!! Uno se ne va 4 giorni a Berlino e guarda cosa si ritrova!!!
😀 😀 😀
Bacioni e bravissimi (pure la Celiaca, va'!)
15 Aprile 2011 at 17:20ahahahahah
@povna
te l'aveveo detto che noi ti si aspettava!
😉
@zio
16 Aprile 2011 at 8:37visto che roba?!?
😉