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In tema irlandese

Dopo the irish breakfast trasformata in cena, ne ho provato un altro, di piatti irlandesi.
Questa volta senza stravolgerne la destinazione d’uso!
Il motivo?
Il pane stava finendo, il latticello era prossimo alla scadenza, la ricetta era lì in sospeso dal 2002.. Forse mi sarei dovuta decidere anche prima… a fare quell’Irish soda bread che avevo visto e rivisto (e rivisto e mai fatto) su un libretto di cucina irlandese che mi ero regalata durante il soggiorno nell’isola di smeraldo!

Irish soda bread

Perchè è un pane velocissimo da fare, anche all’ultimo momento, visto che non ha tempi di lievitazione (la lievitazione avviene per reazione chimica tra il bicarbonato e l’acidità del latticello).
Perchè, nonostante la delusione che mi ha preso quando ho posato la massa informe sulla teglia (che mi ha fatto pensare: ora butto via tutto…) e quando senza grosso successo ho fatto il taglio a croce sopra, nonostante tutto questo, poco dopo che l’ho infilato in forno, ha cominciato a gonfiarsi che sembrava un pavone!
Perchè spalmato sul pane con un po’ di crema di formaggio e marmellata (per noi, di arance amare), fa molto inglese/irlandese e ti fa iniziare la giornata che ti sembra di essere in vacanza!

Servono:
– 450 gr di farina (ho usato la 00)
– 400gr di latticello (in alternativa si può usare yogurt/latte a cui si aggiunge un cucchiaino di succo di limone e si lascia riposare 15 minuti)
– 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
– 1 cucchiaino di sale

Si accende il forno a 230°.
Nel frattempo si setaccia in una ciotola la farina insieme al sale ed al bicarbonato.
Si fa una fontana al centro e si aggiunge il latticello. Usando una mano (o meglio, la planetaria) si incorpora delicatamente la farina, fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso.
Si rovescia sulla spianatoia ben infarinata e si impasta con poca energia per un paio di minuti.
Io ho usato la planetaria e ho lasciato andare anche qualche minuto in più.
L’impasto è molto morbido, essendo idratato all’ 88 per cento, e non dovendo essere lavorato troppo, alla fine risulta una massa un po’ squacquera.. Ma non disperate!
Cercate di renderlo liscio e di dare una forma rotonda, a cupola, di circa 4 cm di altezza.
A questo punto va fatta una croce profonda (cosa un po’ ardua) e l’impasto va messo su una teglia infarinata.
Si inforna per 15 minuti a 230° e già in questo intervallo di tempo il pane, magicamente, salirà!!
Poi si riduce il calore a 200° e si continua a cuocere per altri 30 minuti.
Il pane è cotto quando, bussando sulla base, si ha un suono sordo!

Pane irlandese

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10 Comments

  • Reply Tery

    Che meraviglia!!!
    Fa venire voglia di strapparne subito un pezzo con le mani!

    4 Marzo 2011 at 11:50
  • Reply Glu.fri cosas varias sin gluten

    Irish bread for me…che sono la donna piú disorganizzata dei due continenti e non riesco a pianifiacare i tempi di lievitazione !!! Un abbraccio, Simonetta

    4 Marzo 2011 at 12:12
  • Reply Le ricette dell'Amore Vero

    wooooooooow io amo la cucina irlendese!!! 😀

    4 Marzo 2011 at 14:58
  • Reply Letiziando

    Uno splendido pane che mi ispira oltre ogni dire e grazie alle tue parole lo sento ancor più vicino e prossimo alla realizazzione 🙂

    Buon week end

    4 Marzo 2011 at 17:44
  • Reply Cinzia

    Che bella foto, rende proprio bene l'idea di questo pane squisito!

    4 Marzo 2011 at 19:23
  • Reply Daisy

    ma mi piace assai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    un abbraccio

    4 Marzo 2011 at 21:00
  • Reply gaia

    @Tery
    ciao! si, vero?!?

    @Simonetta
    allora pane anche per te! poi mi dici come viene la versione GF?

    @Lericette
    allora questo pane super pratico non ti deve scappare!!

    @Letiziando
    mi fa proprio piacere! Facci sapere! 🙂

    @Cinzia
    grazie mille!

    @Daisy
    english, irish, sei internazionale!!

    4 Marzo 2011 at 21:37
  • Reply La Gaia Celiaca

    bellissimo questo irish soda bread!

    ti è venuto d'incanto!

    4 Marzo 2011 at 22:01
  • Reply 'povna

    meraviglioso: non sarò mai capace di impastare così, però di guardare e ammirare, almeno, sì!

    7 Marzo 2011 at 19:25
  • Reply gaia

    @LaGaia
    grazie omonima.. ti mandai una mil. ricevestila?

    @povna
    impastare?!? ma qui basta proprio poco poco poco.
    Grazie, cmq! 🙂

    7 Marzo 2011 at 21:44
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