Come l’anno scorso, anche quest’anno, non ho potuto fare a meno di parteciapare al corso di cucina e panificazione tenuto da Adriano e Paoletta.
Come l’anno scorso, anche quest’anno, non ho potuto fare a meno di apprezzare la loro professionalità che unita al loro essere generosi di consigli, affabili, disponibili, sempre con il sorriso sulle labbra rendono interessante e piacevole il corso e ti fanno dimenticare che a fine giornata hai trascorso un sacco di ore in piedi, ma con le mani in pasta!
Come l’anno scorso, anche quest’anno, la compagnia è stata molto piacevole e la timidezza iniziale non si è nemmenno sentita, visto che questa volta diversi visi erano già noti (il Nanni, Anna, Monica, Rita, Kety, e altri)!
Come l’anno scorso, anche quest’anno, non ho potuto fare a meno di gustare con soddisfazione i manicaretti che siamo riusciti tutti a preparare, nonostante fosse la prima volta e alcune preparazioni non fossero proprio facilissime (babà, pesche dolci, friselle, pane comune, pane cafone)!
Che non ha uguali.
Come l’anno scorso, anche quest’anno, non ho potuto fare a meno di portare qualcosa di fatto da me, per fare merenda tutti insieme!
Ma a differenza dell’incoscienza dell’anno scorso, questa volta, non mi sono cimentata in un lievitato difficile, nonostante abbia lo stesso nome: La schiacciata alla fiorentina.
Il dolce di carnevale tipico di Firenze, che anno scorso avevo preparato fuori stagione per farlo assaggiare ai maestri.
Quest’anno la stagione è stata quella giusta, ed il dolce l’ho fatto nella variante più semplice, quella casalinga e di famiglia, usando il lievito istantaneo.
Nonostante che farlo richieda molto poco tempo, a differenza della versione con il lievito di birra, il dolce dà poi molta soddisfazione.. E’ stato molto apprezzato, al corso, e come l’anno scorso, mi sono ricordata di fargli la foto quando ormai ne erano rimasti solo pochi pezzetti…
Già questo, è una garanzia!!
La foto è abbastanza inguardabile, ma non fatevi ingannare dall’apparenza!
😉
Per una teglia (di circa 20x30cm) si usano:
10 cucchiai di farina
10 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di succo di arancia
1 cucchiaio di zibibbo (o vinsanto o altro vino liquoroso)
5 cucchiai di latte
4 cucchiai di olio
2 uova
1 pizzico di sale
la buccia grattugiata di una arancia
q.b. noce moscata
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 bustina di lievito per torte
burro per ungere la teglia
pan grattato per spolverare la teglia
Per prima cosa ho montato a neve gli albumi con il pizzico di sale e li ho messi da parte.
Poi ho montato zucchero e tuorli fino ad ottenere un colore molto chiaro (la percentuale di zucchero rispetto al peso dell’uovo è molto alta, per cui non si arriverà a scioglierlo completamente, ma va bene così).
Ho grattugiato la buccia dell’arancia e poi l’ho spremuta per ottenerne il succo (ne ho ricavato esattamente i 4 cucchiai).
Ho aggiunto a tuorli e zucchero gli altri ingredienti liquidi (succo di arancia, latte, zibibbo, olio, estratto di vaniglia) e ho mescolato un po’.
Poi ci ho grattato un po’ di noce moscata e ho aggiunto la buccia di arancia. Infine ho setacciato farina e lievito e ho versato a pioggia nel composto, continuando a montare con le fruste.
Ho amalgamato le chiare montate a neve, incorporandole un po’ alla volta, con movimenti dal basso verso l’alto per non farle smontare.
Ho imburrato una teglia rettangolare, l’ho spolverata di pan grattato e vi ho rovesciato l’impasto, che deve rimanere piuttosto liquido.
Ho infornato a 180° per circa 20 minuti (fate comunque sempre la prova stecchino… si sa che non c’è un forno uguale all’altro)!
E’ un dolce semplice da fare e molto buono, adatto di sicuro ai bambini.
Mi piacerebbe poterlo aggiungere alla raccolta di ricette per bambini che sarà regalata al reparto di neuro-fisiologia della Fondazione Santa Lucia.
Il Santa Lucia è un centro di riabilitazione che negli anni ha aiutato molte persone, e in particolare molti bambini, a cercare di risolvere i loro problemi, a dare sorrisi e speranza.
Purtroppo, però, per mancanza di fondi il centro rischia di non poter continuare a stare aperto e di dare continuità ai suoi piccoli pazienti…
Caris è appassionata di cucina ed è anche la mamma di un piccoletto che frequenta il centro tre volte a settimana, ma che rischia di non poterlo frequentare più.
Per questo, ha indetto questa iniziativa, nella speranza che una maggiore informazione possa essere di sostegno a chi putroppo ha bisogno di un centro così all’avanguardia …
Possiamo tutti fare qualcosa, no?
23 Comments
Bellissima esperienza, mi propongo di partecipare quando sarà possibile……
18 Febbraio 2011 at 7:42La schiacciata era veramente ottima, grazie ancora Gaia!
Per la Fondazione Santa Lucia che ti devo dire? Proviamo a manifestare in piazza così ci tacciano di essere “poche radical chic”?
18 Febbraio 2011 at 8:32Seriamente, se si può far qualcosa, volentieri.
Gaia, lo sai che non ho mai mangiato la schiacciata con il baking?
18 Febbraio 2011 at 8:40Assomiglia molto alla versione baking che mi ha dato Lisa.
Sappiate, tu e Lisa, che siete le responsabili di tutti i miei chili di troppo, chevvipossino
….come l’anno scorso, sto rosikando!!!
😀 😀 😀
Bacioni
18 Febbraio 2011 at 8:46Arghhhhhh io me li sono persi, spero ritornino presto a Milano!!!
18 Febbraio 2011 at 9:47Che belle immagini e che buona la schiacciatina!!!!
GOLOSISSIMA… DEVE ESSERE BELLO PARTECIPARE A QUESTI CORSI!!!!! CIAO DANIELA.
18 Febbraio 2011 at 10:52Fossero tutte inguardabili come quella le foto che pubblico io! 😉
Confermo tutto, la piacevolezza della compagnia, la bontà di quello che ci siamo divertiti a produrre, la professionalità e competenza di chi ci ha istruiti… la tua schiacciata però aveva un difetto……….
è finita subito!!!! Ahahahahah ;-)))
Un abbraccio e buon fine settimana
18 Febbraio 2011 at 11:50gaietta, grazie per le belle parole e per le foto, splendide!! hai saputo ‘vedere’ cose che io (per mancanza di tempo 🙁 ) da un po’ non riesco più a immortalare… ma non me ne rammarico, anzi sono felice che c’è chi sa cogliere anche la semplicità 🙂
18 Febbraio 2011 at 17:21un bacio grande anche ai legumini che non ho avuto il tempo di coccolare!
@memmea
non te ne pentirai.
A conferma di ciò, garantisco che in diverse (senza fare nomi… ;-P) hanno fatto come a scuola: fingendo di essere bocciate, hanno riseguito il solito corso!! Beate loro!!
😉
@perladarsella
Una bella manifestazione l’abbiamo saltata proprio domenica.. potremmo recuperare!!
😉
@Lydia
MA che dici? HAi provato a pesarti senza collane? Devono essere quelle che fanno impazzire l’ago della bilancia!!
😉
un bacio
@Zio
Baci :-DD
@Tery
DAvvero?!? Lo spero anche io per te!!
@Daniela
Si capisce che sono belli? Direi pure di più!
@Nanni
m’hai fatto prendere un colpo!!
ahahahh
In bocca al lupo, per il tuo, di fine settimana!
@Paoletta
18 Febbraio 2011 at 18:51Paoletta mia, ma grazie a te e a Adriano!!
Vi ho nel cuore.
un abbraccio e un saluto anche dai legumini, che si immaginano che tutte le volte che ci si vede sia a casa tua e non ci capiscono piu’ niente!
😉
Che bello dev’essere stato! Un abbraccio
18 Febbraio 2011 at 21:58cara gaia, avevo visto le foto su flickr e avevo provato molta invidia. si respira un bel clima, in questi corsi.
ma, manifestazioni a parte, un corso così glutinoso va oltre per me. ed è un gran dispiacere, perché so che mi perdo moltissimo.
però in compenso sto studiando la tua ricetta di schiacciata alla fiorentina (non questa, che faccio sempre anch’io, ma quella dell’anno scorso) e vediamo se riesco a fare qualcosa di simile senza glutine.
la foto della fetta di schiacciata è così bella che sembra quella vera 🙂
18 Febbraio 2011 at 23:55a me piace moltissimo: tanto che quando avevo 16 anni ne feci una vera e propria indigestione…
19 Febbraio 2011 at 14:30Macchebbelle queste foto oh!
soprattutto quella in cui vi ti si ci intravede 😉
Mimì-ma-è-vero-che-il-tutto-si-è-svolto-dalle-mie-parti ??
21 Febbraio 2011 at 7:50cosa vedono i miei occhi? ora svengo……….. 😀
21 Febbraio 2011 at 10:43@marifra
si, i corsi sono sempre molto belli, coinvolgenti, istruttivi..ecc ecc
@LaGaia
in effetti sarebbe stato un sacrificio,per te..
per la tua schiacciata GF attendo con trepidazione. sono sicura che ne tirerai fuori una bella!
per la foto… forse non avevi messo su gli occhiali, quando hai commentato!!
;-))
@povna
davvero? meno male che non ti ha causato conseguenze negative (ovvero: che ora non ne mangi piu’!!)
@mimi
si-è-vero-s’era-da-codeste-parti
@lericette
21 Febbraio 2011 at 20:19ti sei ripresa!??!
:-DD
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22 Febbraio 2011 at 20:41come sempre la tua compagnia è stata piacevolissima e la schiacciata altrettanto…a quando il prossimo incontro?
22 Febbraio 2011 at 20:46grazie per la ricetta
un abbraccio
rita
beata te Gaia, non vedo l’ora di rivederli anche io nel prossimo corso.
22 Febbraio 2011 at 21:40La schiacciata la provero’ per la mia bimba. Grazie, smack!!!
@Rita
la prossima volta, si rifanno i baba’, eh?
@Allory
24 Febbraio 2011 at 20:45E’sempre un piacere e una festa, vero?
grazie a te e un bacio!
nel mio forno sta cuocendo la tua schiacciata…. ti dirò…anche se dall’odorino e da ciò che vedo dal vetro sembra super…io ho usato olio e.v.o e farina bianca di farro….non mi verrà mai di seguire una ricetta punto per punto fino alla fine…ps:io vorrei sapere come ti tieni in forma con tutte quelle bontà che cucini?
26 Febbraio 2011 at 14:37Ciao Gaia!
27 Febbraio 2011 at 17:54Che bello !…io ancora lotto con i miei appunti!..e non vedo l’ora di fare il bis del corso,è stata una esperienza molto bella,ricca e divertente.
La tua schiacciata favolosa !
Grazie della ricetta.
Saluti a tutta la famiglia. =)
@diana
sono contenta che tu l’abbia provata!
come è venuta con le tue varianti?
Per il resto, grazie! Diciamo che per ora il fisico regge..
:-DD
@candela
2 Marzo 2011 at 21:15ciao!! hai riprovato a fare la schiacciata?!?
un salutone a tutti quanti anche voi!
😉
La pizza di Adriano ha una faccia strepitosa! Vogliamo la ricetta! 🙂
21 Marzo 2011 at 14:20