Non amo molto il dado.
Quando mi sono messa a leggere bene cosa ci mettono dentro, ho smesso di comprarlo ed il risotto (unico piatto in cui lo usavo/uso) l’ho iniziato a fare con acqua e sale.
Poi, però mi è venuta in mente la rete e tutti quei blog interessanti, per lo più amatoriali, in cui le ricette vengono provate prima, ed in cui si trovano tanti spunti per produrre in casa a partire dalle materie prime e in modo sicuramente più genuino, tanti prodotti che si trovano già pronti e dopati al supermercato…
Allora ho trovato questa ricetta, che forse avete già visto da Paoletta, perchè, per l’appunto il giorno stesso in cui lei chiese come si faceva il dado vegetale, io l’avevo appena cercato….
Telepatia da web! 😉
Dopo aver dato il riferimento, mi sono messa a farlo.
Devo dire che non immaginavo ci volesse tanto tempo… La prima parte (fino ad ottenere la purea) fila via liscia, ma l’incubo ed il puzzo sono cominciati con l’odissea della seccatura in forno.
Nella ricetta originale non era indicato il tempo necessario…
A me sono servite forse 4 ore di forno a 160° , con l’effetto collaterale che ho profumato di odore di dado vegetale la mia persona (per via di tutte le volte che il forno lo aprivo per spezzettare la crosta che si stava formando) , la casa tutta ed il forno (la volta dopo che ci ho messo dei biscotti, per i primi 5 minuti è ritornato quell’odore!?!?!).
Un altro effetto collaterale è stato l’enorme consumo di corrente, che mi faceva stringere lo stomaco nell’attesa che la purea si asciugasse bene.
Non ultimo, il fatto che nonostante sia stata attenta a non farlo bruciare, un terzo della purea l’ho carbonizzata e quindi l’ho dovuta buttare..
Alla fine ne ho ricavati due vasetti, come quelli qua sotto.
La ricetta la riporto, proprio come l’ho trovata:
Ingredienti:
250 gr di sale grosso
300 gr di carote
200 gr di sedano
2 cipolle grandi
2 spicchi d’aglio
3 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 mazzetto di prezzemolo
Ricoprire col sale grosso il fondo di un tegame antiaderente e disporci sopra le verdure mondate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassissima per un’ora.
Una volta cotte le verdure, frullarle con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.
Ecco, la prossima volta io mi fermerò qui.
Chi vuol proseguire:
Versare la purea di verdure in una teglia e mettere in forno a 160°. Quando la superficie del composto si sarà trasformata in una crosta secca, romperla con un cucchiaio di legno per far asciugare la parte sottostante senza far bruciare il resto.
Rimescolando il composto si otterranno delle grosse briciole che dovranno disidratarsi ma non bruciare (se tendessero a scurirsi troppo, togliere la teglia dal forno, far raffreddare le “briciole” e poi rimetterle in forno, ripetendo se necessario).
Far sfreddare bene il composto disidratato, metterlo nel frullatore e polverizzarlo…
Comunque, il risotto adesso, con il dado vegetale home made, mi viene SPETTACOLARE!
Provare per credere….
25 Comments
no.non l'avevo vista ma mi piace molto l'idea…io perora uso pochissimo dado e biologico…ma se me lo facessi io:Dgrazie!
11 Gennaio 2010 at 7:15Questo è granulare…sul mio blog puoi trovare quello in vasetto fatto col Bimby…è fantastico, ormai io uso solo quello!
11 Gennaio 2010 at 8:14Buon inizio settimana
Io ho fattoq uello di carne me provvederò anche a provare questa versione. Anche io il dato in commercio non lo acquisto più per le tue stesse ragioni .
11 Gennaio 2010 at 8:43Che odissea!Immagino i tuoi vestiti "produmati" di dado…però sei stata bravissima ad andare fino in fondo!
11 Gennaio 2010 at 9:37Come te non lo amo e non riesce ad entrare nella mi dispensa. Pero' ecco se mi attiri cosi', da fare da sé, dovro' accoglierlo per forza! Grazie per la ricetta sempre molto utile
11 Gennaio 2010 at 10:31Buona giornata
Molto interessante questo procedimento anche se a essere sincera io uso il brodo vegetale bio della rapunzel che trovo davvero buono
11 Gennaio 2010 at 11:19woow…sei grande gaia!anche io volevo evitare il dado per tutto il glutammato che ci mettono ma ora che ho la ricetta ci provo sicuramente!!magari abbasso la temperatura del forno…che dici?
11 Gennaio 2010 at 12:32Che bella idea. Mi domando se mettendolo in una vaschetta per i cubetti di ghiaccio si possa congelare in cubi e poi tenerlo in freezer cosi' di conserva piu' a lungo.
11 Gennaio 2010 at 13:36Ma questa è proprio un tesoro di ricetta. Grazie, bravissima. Clementina
11 Gennaio 2010 at 13:36anch'io ho scelto di non utilizare più il dado in cucina per le stesse ragioni, ma talvolta sarebbe quasi indispensabile
11 Gennaio 2010 at 13:37proverò presto questa alternativa
domandina: ma come si fa a togliere puzza dal forno che anche dopo pulito continua a puzzicchiare? 😀
paola
Ottima idea il dado fatto in casa, lo proverò presto..
11 Gennaio 2010 at 14:22Laura
il nome del tuo blog è dolcissimo e le ricette che posti prizzano amore da ogni .. briciola! complimenti! e buon anno..io ti seguirò tantissimo!!! ciao ciao
11 Gennaio 2010 at 14:39il dado è una delle poche cose che ho in casa che servono ad "edulcorare" i cibi, scelto appositamente tra quelli con meno sorprese all'interno, lo uso più che altro quando faccio le verdure mentre non uso quasi per niente il sale. Avevo visto anch'io quella ricetta e l'avevo messa nella cartella dei "da fare" anche se con un po' di dubbi, più che altro per l'alta quantità di sale. Pensa che volevo seccarlo con il microonde, ma dopo aver letto il tuo esperimento non so se è una buona idea, non saprei che tempi impostare, anche se sarebbero comunque inframezzati da pause/controllo cottura. Ma se lo lasci allo stato di purea come ti regoli per usarlo, con il cucchiaino?
11 Gennaio 2010 at 17:01Moooolto bello il blog…
11 Gennaio 2010 at 20:07Complimenti..
Spero che anche il mio ti piaccia..
Buona cucina..
Matteo
@genny
prego!
@simo
eh,si.. anche io next time lascio la purea..
@ale
vengo da te a cercare la ricetta di quello di carne!
@gloria
si, guarda…un profumino… 🙂
@dada
grazie e Buona serata!
@fra
🙂
@sofy
mah…pero' ti ci vorra' una vita!!
@laura
si,si potrebbe fare.ho letto che per via del tanto sale, rimane cmq sempre morbido,anche se congelato!
@clementina
grazie a te!
@paola
mi sono informata: prova con acqua e aceto!
@laura
grazie!
@ally
ben arrivata! e grazie mille!
@asa-ashel
esatto.un cucchiaino equivale a un dado,piu' o meno!
🙂
@matteo
11 Gennaio 2010 at 20:33grazie! vengo a trovarti!
Certo che granulare così fa proprio bella figura! Sono bellissimi i due vasetti pieni 🙂 Io mi fermo alla purea però (poco attraente ma più economica in fatto di luce) e su suggerimento di un'amica, lo tengo in freezer. C'è così tanto sale che rimane morbido 😉
11 Gennaio 2010 at 22:45Non è che ami molto anche io il dado industriale, ma non credo che mi cimenterò nella disidratazione… il tuo racconto non è molto incoraggiante! Ho trovato una via di mezzo prendendo l'estratto di carne da diluire nell'acqua insieme al sale. E il risotto ne guadagna.
Ciao e buon pomeriggio.
PS ti ho mandato la mail, spero che ti arrivi, perchè ne avevo inviate altre, ma devo aver sbegliato l'indirizzo
12 Gennaio 2010 at 13:42che bell'idea… mi piace un sacco… per la corrente dai, son 4 ore ma hai il dado per tutta la vita ;)!
12 Gennaio 2010 at 15:13bello anch'io ho fatto il dado nelle mie vacanze, ma non l'ho disidrato …è più simile ad una marmelllata e l'ho messo nei vasetti caldo, così ho creato il sottovuoto….non l'ho ancora provato, però!!!!
12 Gennaio 2010 at 17:21certo che siamo in sintonia…
l'ultimo dell'anno ho fatto il dado vegetale anch'io
però con una differenza
tu scrivi "Una volta cotte le verdure, frullarle con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.
Ecco, la prossima volta io mi fermerò qui."
ecco, io mi sono fermata proprio lì. :-))))
la prossima volta ci metterò un po' meno sale. però sono abbastanza soddisfatta del risultato
e poi l'auto-produzione mica viene sempre alla prima, no?
12 Gennaio 2010 at 20:21@fiordilatte
il prossimo anno, finito questo, provero' la purea in freezer… grazie del consiglio!
@lucia
macche', non mi sono arrivate le mail! Per non sbagliare, vai sul mio profilo e clicca sotto gli occhi, dove c'e' il link email sotto la voce CONTATTA… oppure lasciami la tua qui… se vuoi..
@iana
eh, beh, magari un annetto.. pero' poi rifo' la purea!!
@diana
sara' buonissimo! 🙂
@lagaia
12 Gennaio 2010 at 20:26bene la seconda, allora!!
PS quando si va da bizzarri??
Ciao, ho provato come mi hai detto, mandandotela con l'indirizzo di mio marito. Vediamo se così arriva… Sennò la mia mail è questa
luciadadda@fastwebnet.it
Ciao e a presto
13 Gennaio 2010 at 14:39Gaia, l'ho fatto anch'io!!!
4 Febbraio 2010 at 14:15Veramente pratico. Grazie
:))
Piero,
7 Febbraio 2010 at 9:46buono il brodino eh?? grazie anche a te, per averci provato e per il coraggio di essere arrivato fino IN FONDO alla ricetta!
In effetti, meriti sicuramente i complimenti per essere arrivata sino in fondo, seccatura compresa.
Noi abbiamo un forno termostatico a gas, quindi consumeremmo meno per eseguire la tua ricetta 🙂
Ad ogni modo, per evitare di carbonizzare, forse meglio abbassare la temperatura, attivare la ventola e magari lasciare leggermente aperto la porta del forno o aprirla spesso, per far uscire l'umidità.
Un altro trucco, per chi ha il forno largo, è quello di usare una placca e spalmare tutta la purea sulla placca. Aumentando la superficie, aumenta l'evaporazione e lo scambio.
13 Agosto 2010 at 6:56