La panna cotta non l’ho mai fatta prima, nonostante mi dicesse una mia amica che è una cosa stupidissima da fare ( e riesce anche a lei..)!
Ma penso che quello che mi è venuto fuori gli assomigli molto.
Avevo visto nella cucina dei calicanti il loro esperimento fallito, che mi era piaciuto molto.
Soprattutto le diverse consistenze che avevano ottenuto, loro malgrado, con la verrine di melograno mi aveva incuriosita, così mi sono procurata gli ingredienti e ci ho provato anche io.
Ovviamente il risultato non è stato pari al loro, e purtropppo il loro errore non sono stata in grado di ripeterlo… Gli strati non si sono formati, ma ho ottenuto una verrine di melograno che forse era come avevano in mente loro all’inizio…
Come dicevo a Maite, ho provato ad usare come addensante, invece della gelatina, l’agar agar che tra l’altro non avevo mai usato prima.
L’altra differenza è stata che la mia melagrana era più piccola della loro (di sicuro) perchè passandola al passaverdura, ne ho ricavato solo 85ml di succo anzichè i loro 250ml…
Insomma, avrei dovuto fare metà dose rispetto alla loro, e così ho pensato di raddoppiare la percentuale di panna… (che idea, eh?)
Per cui, per arrivare ad avere una quantità sufficiente per 4 tazzine, ho usato:
– 85 ml di succo di melograna
– 200 ml di panna
– 2 cucchiaini di zucchero
– 2 gr di agar agar (forse ho esagerato)
La ricetta è semplicissima:
Si recupera il succo della melograna (io l’ho fatto usando il passaverdure, ma attenzione agli schizzi!), si mescola allo zucchero e si unisce la panna. Si mette in un pentolino e quando inizia a bollire, si versa l’agar agar e si mescola bene bene, continuando per un paio di minuti.
Poi si spenge il fuoco e si versa nelle tazzine/bicchierini/coppette.
Si attende che si raffreddi e poi si può mettere in frigo per almeno un paio d’ore.
Siccome non avevo un’altra melograna per guarnire con i chicchi la superficie (e comunque mi avrebbe impensierito dover sputacchiare i semini), ho tritato una manciata di mandorle spellate e le ho fatte nevicare sopra.
A noi, questa versione è piaciuta. Anche parecchio.
12 Comments
A me il tuo esperimento sembra ben riuscito, vorrei poter passare di li' per affondare il cucchiaino….
27 Novembre 2009 at 10:09Io avevo fatto una panna cotta rosa con il succo di barbabietola… con la melagrana devo provare!
27 Novembre 2009 at 11:02che colore stupendo! un dessert davvero molto romantico
27 Novembre 2009 at 11:36baci
fra
Che bel colore… ma la consistenza è più pannosa o più budinosa?
27 Novembre 2009 at 17:25@Barbara
😉 grazie!
@Gloria
si' anche il colore e' stato una sorpresa..
@Fra
27 Novembre 2009 at 17:26😉
@iana
27 Novembre 2009 at 17:27stavamo scrivendo in contemporanea!!
Era bello compatto, tipo gelato, anche se piu' caldo. Forse mettendoci meno agar agar sarebbe diventato più budinoso..
A me piace moltissimo, e molto femminile e delicata!
27 Novembre 2009 at 20:56che bello!
confessa che lo sapevi che l'agar agar è l'addensante che i celiaci possono usare, al posto della colla di pesce… 🙂
27 Novembre 2009 at 22:26Anch'io uso l'agar agar, è genuino…
29 Novembre 2009 at 13:11Molto romantica l'immagine 🙂
è bellissima questa panna rosa e deve essere anche molto buona!
29 Novembre 2009 at 19:02Mi piacciono entrambe incredibilmente.
29 Novembre 2009 at 21:49Pazzesco come da due 'errori' siano venuti fuori due piccoli capolavori.
@Elga
si, proprio buona!
@LaGaia
confesso… non lo sapevo… e nemmeno che la colla di pesce avesse glutine..
@pagnottella
di sicuro lo riusero', anche per le zuppe, forse.
@Alem
grazie!
@Mariù
30 Novembre 2009 at 7:27visto che roba?? 😉