Eccoci alla seconda interrogazione per la scuola MTC, la MTC-s-cool, per capirsi.
Dopo il cestino del pane, si passa alla pasta, irrinunciabile piatto della nostra tradizione.
E anche qui, che ci sarà mai da imparare, vi chiederete.
Tutto, dico io.
Perchè un conto è portare in tavola una pastasciutta scolata e rovesciata nel piatto, con sopra un po’ di pomarola o qualche altro condimento e un conto è servire un piatto di pasta al sugo, quando il sugo si avvolge intorno ad ogni spaghetto, penna o farfalla che sia e lascia sul piatto una cremina che invita alla poco signorile scarpetta.
Questa volta abbiamo quindi studiato la mantecatura, accompagnata dai consigli e dai suggerimenti di Greta De Meo, che ci ha svelato dritte, ci ha fatto notare gli errori commessi e come rimediare. Le fatiche dello studio sono state molto piacevoli: la pasta è un piatto quasi quotidiano e noi ci siamo sacrificati con enorme senso del dovere!
Abbiamo iniziato con un piatto di romanissima cacio e pepe, eseguita con un trucchetto che aiuta ad ottenere ottimi risultati in poco tempo.
Un primo velocissimo da fare e di grande soddisfazione, se si riesce a mantecarlo a modino!
Porzioni |
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Ingredienti
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- In una pentola capiente che possa contenere 4 litri, portate l'acqua a bollore. Salate e buttate la pasta.
- Mentre la pasta cuoce preparate la cremina di formaggio, sciogliendo il pecorino romano grattugiato in una ciotola, usando l'acqua calda di cottura della pasta. Versatene un po' per volta e usate una frusta per amalgamare. Tenete il tutto in caldo.
- Scolate la pasta con il grillo o delle pinze e versatela direttamente in padella. Aggiungete il pepe, un po' di olio e continuate la cottura, inserendo via via l'acqua della pentola per permettere la cottura. Alzate la fiamma e sempre mescolando e agitando la pasta, create una cremina, con l'emulsione tra l'acqua di cottura della pasta, che è ricca di amido, e l'olio. Continuate fino ad arrivare a cottura.
- Allontanate la padella dal fuoco e aggiungete la crema di pecorino, saltate la pasta velocemente e servite subito. La cacio e pepe non può aspettare!
- Volendo, aggiungete una ulteriore spolverata di pepe sul piatto prima di servirlo.
Per la seconda prova, oltre alla cacio e pepe, siamo stati chiamare a proporre anche una pasta in versione creativa.
Ecco, qui la mia fantasia si è frenata (probabilmente a causa della mazzata beccata con l’estro creativo espresso nella prima lezione). Dunque, vi propongo un piatto che sa di casa: la pasta al ragù.
Sicuramente ogni famiglia ha la propria ricetta.
Questa è la versione che sa di Casa Profumodimamma:
Porzioni |
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Ingredienti
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- Fate un battuto con gli odori (cipolla, carota, sedano, aglio) e soffriggetelo in una pentola di ghisa o di coccio insieme ad un cucchiaio di olio.
- Quando le verdure sono morbide, aggiungete la carne e la salsiccia e rosolatele a fuoco vivace.
- Sfumate con il vino rosso e fatelo evaporare.
- Aggiungete i pomodori pelati, regolate di sale e cuocete a fuoco lento, con il coperchio, per almeno 2-3 ore, mescolando di tanto in tanto.
- In una pentola capiente che possa contenere 4 litri, portate l'acqua a bollore. Salate e buttate la pasta.
- Nella padella in cui salterete la pasta, versate il ragù e un mestolo di acqua di cottura. Aggiungete anche un cucchiaino di olio per aiutare l'emulsione.
- Scolate la pasta 3 minuti meno rispetto al tempo previsto e aiutandovi con la schiumarola versatela direttamente in padella.
- Alzate la fiamma e portate a cottura, mescolando continuamente e facendo saltare i maccheroni nel sugo.
- Servite con una spolverata di formaggio grattugiato.
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