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Torta ricotta e limone adattata alle circostanze

Il calendario dice che l’estate è arrivata.
Il cielo, invece, almeno a fino pochi giorni fa, lo contraddice, insieme alle nuvole ed al vento.
Per cercare di vedere il lato positivo di questa strana stagione, mi sono goduta la riaccensione del forno, che nel periodo estivo è decisamente bandita da casa, causa, generalmente, di temperature eccessive che non si conciliano con l’aggiunta di ulteriore surriscaldamento…
Così lo scorso fine settimana mi sono sparata 3-4 accensioni del forno, tra cui la cottura di una nuova torta al limone..
La ricetta l’ho presa da Sigrid, che l‘aveva proposta in versione muffins o cupcake (non ho ancora capito bene la differenza..).
Difficile che riesca a fare una ricetta esattamente come indicato. Non tanto per testardaggine, e men che meno per presuzione, quanto perchè o mi dimentico qualche cosa o perchè il caso vuole che non abbia a disposizione esattamente tutto quello che è richiesto.. Capita anche a voi?

E così i suoi tortini sono diventati una torta, ho aromatizzato con estratto di vaniglia, nella farina ci ho aggiunto una percentuale di farina integrale e le mandorle amare sono diventate fave tonka..
Ero un po’ dubbiosa sul fatto che un solo uovo bastasse, ma mi sono ricreduta: bastava davvero!

Torta Ricotta e Limone Glassata

Ecco quindi la mia versione:

160g farina 00
40 g farina integrale
150g zucchero
150g ricotta fresca
120g burro
1 uovo
1 limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 grattatina di fava tonka
1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci

per la glassa
125g di zucchero a velo
1 limone

Per prima cosa si sbatte l’uovo con lo zucchero per 2-3 minuti, poi si aggiungono, sempre sbattendo, la ricotta, il burro fuso, il succo e la buccia grattuggiata del limone, l’estratto di vaniglia ed una grattatina di fava tonka e infine la farina setacciata insieme al lievito per dolci. Quando il composto è amalgamato bene e non ci sono grumi, si versa in una tortiera pre-imburrata sul fondo ed i lati e si inforna a 180°C per una mezz’oretta o finché il profumo comincia ad uscire dal forno.

Mentre la torta si raffredda, si prepara la glassa, che come si direbbe qui, è una bischerata: nel senso che io non l’avevo mai fatta e mi immaginavo fosse tanto complicato, in realtà è banalissimo…
In pratica, si aggiunge allo zucchero a velo un po’ di succo di limone e si mescola, continuando ad aggiungerne finchè la glassa non diventa di una consistenza densa ma al tempo stesso spalmabile.

Quando la torta si è raffreddata, si rovescia sul piatto da portata a testa in giù (così la superficie sarà bella piatta) e si rovescia la glassa al centro. Poi con una spatola si cerca di uniformare la glassa su tutta la torta fino ai bordi: ci penserà da se’ a cadere un po’ qui un po’ lì, donandole quell’aspetto di gocciolamento che ispira il ditino all’inzuppo, proprio come il ditino di Fagiolino che non ha saputo resistere!!!

ps.
Se Sigrid lo consente, io con questa variante, parteciperei volentieri alla sua festa del cavolo
Si’, lo so che avrei dovuto reinterpretare una ricetta del suo bel libro del cavolo, ma ho la giustificazione (come si faceva a scuola)…
Il libro, con dedica personalizzata recuperata alla presentazione di Firenze, è rimasto nella casa distrutta (come la chiamano i legumini la nostra casa in fase di ristrutturazione), in una libreria che per arrivarci dovrei spostare il letto, l’armadio che ci sta appoggiato davanti, i ‘cristi’ che reggono il telo in pvc antipolvere (vana illusione che la polvere non arrivi fin li’) e non ricordo bene quant’altro nel mezzo. Insomma, impresa ardua e praticamente impossibile!
Pero’ io vorrei poter partecipare lo stesso.. come referenza posso portare anche la foto dei biscotti allo zibibbo, che avevo fatto seguendo la reinterpretazione di mammaiana dei biscotti al vinsanto (quelli si’ che sono sul libro)!

Sigrid, che dici, ti ho convinto?

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13 Comments

  • Reply manuela e silvia

    Ciao! delicata e dal sapore più ricco utilizzando anche la farina integrale! complimenti per l'idea!
    bacioni

    25 Giugno 2010 at 6:39
  • Reply Ginestra

    Ogni volta che leggo un tuo post mi sembra d'essere lì, a casa tua! Capita anche a me di cambiare gli ingredienti e per lo stesso motivo, si sente quanto sei genuina e vera, non preoccuparti nemmeno d'apparire presuntuosa! La torta m'ispira parecchio, ma le manine di fagiolino mi ispirano di più! Noto che anche lui ha i buchetti nelle mani hahahahah io li adoro quei buchetti sulle mani dei bimbi! un abbraccio

    25 Giugno 2010 at 6:46
  • Reply MimìMetallurgica

    Fantastica! Con la manina cicciotta sullo sfondo poi…

    P.S: ma la grattatina di fava tonka te l'ha insegnata Willy Wonka ????

    Mimì

    25 Giugno 2010 at 6:59
  • Reply Virginia

    Aaaaah, la fava tonka!!!! Ho appena finito di scrivere peste e corna!!

    25 Giugno 2010 at 8:41
  • Reply Giovanna

    Buono il tuo dolce….anchio come te non riesco a seguire alla lettera le ricette…mi piace aggiungere sempre un tocco personale…complimenti per la tua opera golosa!!!!;);)

    25 Giugno 2010 at 8:46
  • Reply Anonimo

    ne sto facendo una anch'io molto simile da un paio di mesi, ma non sapevo che fosse del cavolo. ma quant'è buona!!!!

    però non la posso pubblicare sul blog, perché mio marito ha una fobia verso i formaggi, tutta psicologica, e se gli dicessi che la torta che mangia spessissimo la mattina a colazione, e che adora, è a base di ricotta, non la mangerebbe mai. e dato che legge il mio blog…

    oddio! spero che non legga anche il tuo e non mi riconosca (sono l'omonima conterranea)

    25 Giugno 2010 at 9:20
  • Reply stefi

    Buongiorno Gaia, una torta sana e leggera, ho fatto la settimana scorsa una torta al limone con aggiunta di yogurt ma devo provare la versione con la ricotta mi ispira un casino!
    Ciao e buon w.e.!

    25 Giugno 2010 at 9:51
  • Reply Lo Ziopiero

    Bellla qualla manina…
    :))))

    25 Giugno 2010 at 10:04
  • Reply Ilaria

    uhmmm… golosa, mi era sfuggita la versione originale di Sigrid, grazie per averla riportata qui.
    Ilaria

    25 Giugno 2010 at 14:56
  • Reply Castagna

    che bella con quella glassa bianca così limpida lì sopra!
    Posso dirti una cosa?? Anche io adoro accendere il fornooooo! lo terrei sempre acceso o quasi! ;_)

    25 Giugno 2010 at 17:23
  • Reply Daisy

    ma se mi piace queata rorta qui…..
    🙂

    25 Giugno 2010 at 19:11
  • Reply Chef Dennis

    what a beautiful cake!! It looks absolutely delicious!

    25 Giugno 2010 at 22:16
  • Reply gaia

    @manu e silvia
    grazie… diciamo esigenze di dispensa, piu' che idea vera e propria!

    @Ginestra
    mi fa proprio piacere sapere che tu ti senta 'a casa mia'! E per quanto riguarda i buchini nelle manine, concordo.. leggi il mio profilo!!
    😉

    @Mimi'
    willy wonka? sei un genio!

    @Wiggy
    no, no, non me la distruggere!!

    @Giovanna
    grazie!

    @omonima conterranea
    ah si?!?! magari non ti ha riconosciuto, dai…

    @Stefi
    grazie! ho recuperato la spatola!! grazie ancora!!
    😉

    @loZioPiero
    :-))))) la adoro :-)))

    @Ilaria
    devo dire che è proprio buona!

    @Castagna
    anche io adoro il forno, ma quando si bolle anche fuori, preferisco tenerlo spento!!
    😉

    @Daisy
    😉

    @Chef Dennis
    Thanks so much! 🙂

    29 Giugno 2010 at 20:39
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