42 kili di ciliegie.
Proprio così, una sera di circa dieci giorni fa mi sono ritrovata 42 kili di ciliegie in macchina.
Mi sarebbe piaciuto, ma non erano tutte per noi… (mi è toccato distribuirle ai compagni del GAS, il gruppo di acquisto solidale di cui faccio parte).
Noi ci eravamo limitati a 4 kili.
La mia idea era di farci anche un po’ di marmellata. Quando l’ho confessato al signore contadino, che ce le ha portate direttamente dalle parti di Vignola, prima mi ha guardato perplesso, poi mi ha smontato dicendomi che le sue ciliegie vanno mangiate dall’albero e se proprio dall’albero non si può, almeno così come sono…
Aveva ragione, decisamente: il tempo di arrivare a casa e il primo chiletto era sparito.
Dopo cena, un altro mezzo kilo si è dissolto in men che non si dica.
E’ proprio vero, come era scritto sulla cassetta, le ciliegie sono tentatrici!
Non sono riuscita a farci la marmellata, ma ho voluto serbarne mezzo kilo per provare il clafoutis aux cerises, che avevo sempre visto a giro e mai assaggiato.
Si tratta di una torta molto semplice, di origini contadine e francesi, che andrebbe fatta usando le ciliegie così come natura crea: con nocciolo e gambetto…
Ma non me la sono sentita di lasciar sputacchiare i commensali a destra e a manca: per me il morso deve essere puro!
Così ho diligentemente snocciolato ogni singola ciliegia..
In quanto al dolce, forse sembrerò antipatica, ma secondo me ce ne sono di meglio…
Non che non ci sia piaciuto, eh?
A colazione, ne abbiamo fatto fuori più di metà. E Lenticchia, che non è una gran divoratrice di dolci, lo ha apprezzato molto.
Secondo me, invece, caldo o tiepido ha un suo perché, ma se si lascia raffreddare… non è altro che una frittatina dolce…
Voi lo avete mai fatto? In tutta sincerità, che ne pensate?
CLAFOUTIS AUX CERISES – per una torta da 26 cm di diametro
500 gr di ciliegie
3 uova
100 g di zucchero (+ altri 30 per la teglia)
90 g di farina
200 ml di latte
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaio di rhum
un noce di burro
zucchero a velo (opzionale)
Lavare le ciliegie e togliere gli scarti (noccioli e gambi) per la pace dei commensali.
Ungere una teglia con il burro, spolverare con lo zucchero e distribuirvi le ciliegie.
Montare le uova con il restante zucchero fino ad avere un composto spumoso, aggiungere il pizzico di sale e incorporare la farina setacciata, piano piano in modo da non formare grumi.
Aggiungere il latte a filo e concludere con la vaniglia ed il rhum.
Versare il composto (che sarà molto liquido) sulle ciliegie ed infornare a 180° per circa 45 minuti.
Servire tiepido, eventualmente spolverizzando con dello zucchero a velo.
Se come me, rimanete perplessi alla prima lettura degli ingredienti, non vi ostinate a leggere e rileggere alla ricerca dell’errore: avete letto bene.
E’ una torta, ma non c’è una briciola di lievito!
14 Comments
anche a me non piace … ma proprio per niente…
20 Giugno 2013 at 10:41per farmela piacere l'ho dovuta modoficare di parecchio, ma alla fine è diventata tutta un'altra cosa.
per di ciliege sotto l'albero quest'anno ne ho mangiate taaaaaaaante….
baci
Beata te che le ciliegie te le sei fatte fuori direttamente sotto l'albero!!
22 Giugno 2013 at 20:33;-
baci
Che darei per una fetta, sembra squisita anche senza lievito!
20 Giugno 2013 at 21:14Magari una fetta tiepida, però, eh?!
22 Giugno 2013 at 20:33😉
ciao!
Freddo non mi piace, lo preferisco tiepido.La prima volta che l'ho preparato è venuto una schifezza perchè all'interno era mollicino; poi ho fatto qualche variante che l'hanno trasformato però in qualcoda di più simile ad una normale torta.Proverò a seguire la tua ricetta, ma qui le ciligie hanno prezzi da gioielleria…
21 Giugno 2013 at 5:38Claudette
Siamo d'accordo. Meglio tiepido, decisamente!
22 Giugno 2013 at 20:34E forse meglio pure una torta normale…
😉
che pazienza a snocciolare ciliegie O_o
21 Giugno 2013 at 11:38io una volta l'avevo provato a fare…ma mea culpa aveva usato uno stampo troppo piccolo e non m'era riuscito bene…era una frittata mal cotta…devo riprovare prima o poi 🙂 non vorrei sbagliare, ma in alcune ricette dicono di servirlo tiepido, forse per quello come dici tu magari da freddo non incontra i gusti di tutti…
Lo stampo che ho usato io in effetti è piuttosto grande (26 cm) in questo modo la torta viene bassa e cuoce bene.
22 Giugno 2013 at 20:35buona serata!
è strano. il clafoutis l'ho fatto una volta, e non mi è piaciuto granché. ho avuto le stesse tue sensazioni.
23 Giugno 2013 at 21:03però…
però mia nonna faceva una torta similissima, senza frutta, che era una delle mie torte preferite. anzi la devo rifare assolutamente.
secondo me è la frutta che c'entra poco. e il fatto che sia un po' morbido.
e poi ad esempio il kaiserschmarren, che è proprio un'omelette dolce con la marmellata, è invece proprio buono
Già,
24 Giugno 2013 at 16:27me la ricordo quella omelette dal nome impronunciabile…
Quanto alle ciliegie, sono appena rientrata dalla campagna cun un'altra bella scorta.
Stavolta non mi fregano e ci faccio un quattro quarti leggero leggero!
😉
resta il fatto che invece l'aspetto è splendido. e vogliamo parlare della foto delle ciliegie all'inizio del post???
23 Giugno 2013 at 21:04Sempre troppo gentile.
24 Giugno 2013 at 16:28Pensa che a me non convinceva un granché…
🙂
ciao sono Elly e mi aggiungo ai tuoi amici, abbiamo passioni diverse ma adoro ammirare i blog di cucina 🙂 non sono brava però 🙂 baci
26 Giugno 2013 at 16:47Elly
Benvenuta Elly!
26 Giugno 2013 at 20:42Mai darsi per vinta! E se poi ti incuriosiscono i blog come questo, vedrai che prima o poi sarai contagiata anche te!!