A-ma-ran-to.
Finalmente!
Era da tempo immemore che avevo la curiosità di provare questo pseudo-cereale, di origini antichissime e per me sconosciuto.
Se i Maya lo chiamavano ‘grano degli Dei’ e per gli Incas era il ‘piccolo gigante’ per le sue proprietà curative, un motivo ci sarà stato!
In effetti questo minuscolo semino, che è proprio piccolo piccolo da non credere, giusto per capire, vedetevi sotto il confronto con un cece (o cecio, per chi preferisce :-)), in realtà ha un’energia potentissima. E’ ricco di proteine e di lisina (un amminoacido poco presente negli altri cereali e che invece è essenziale per l’uomo), di sali minerali, calcio, ferro, fosforo, magnesio.
Ed è pure naturalmente privo di glutine.
E’ stato il primo seme a cui ho pensato non appena, ormai un mesetto fa (ma sembra un secolo) Virginia Spilucchina, mi svelò durante una piacevole serata trascorsa tra chiacchiere, Peppa Pig e brigidini, della raccolta di Progetto MondoMLAL, atto secondo!
Vi ricordate il calendario e il libro a cui con entusiasmo abbiamo partecipato anno scorso (vedi la copertina sul lato destro del blog)? Il progetto era quello di raccogliere ricette a base di pane, per poi finanziare (con i proventi delle offerte ricevute) i programmi della campagna Io non mangio da solo, progetti per il diritto al cibo delle popolazioni del sud del mondo.
Il progetto ha avuto così tanto successo che quest’anno possiamo fare il BIS!
L’argomento è cambiato (i cereali e i loro cugini, come l’amaranto, per l’appunto) ma la finalità è sempre quella. Aiutare i paesi più bisognosi ad essere consapevoli delle loro risorse e diffondere una cultura sana dell’alimentazione…
E tra le ricette che arriveranno, dodici verranno selezionate per rappresentare ognuna un cereale, nei prossimi calendari e agenda 2014!
Così, pensa che ti ripensa, prova e poi riprova, ho trovato come usare l’amaranto.
L’amaranto in sè è stato facile da trovare: sono andata al negozio del biologico.
Non è stato facile invece riuscire a fare quello che volevo.
Non volevo provare una zuppa (anche perché fino ad ora non era ancora tempo da zuppe), non volevo farci una piadina o una polpetta. Volevo farlo POP.
Amaranto POP.
Non è il titolo di una canzone… Avete presente il pop corn? Semplicemente mais fatto scoppiettare.
Ecco, anche l’amaranto si può far scoppiettare!
Ma per me non è stato così semplice.
Mi immaginavo che non mi sarebbe scoppiettato alla prima.
Avete mai provato a cuocere un semino del diametro millimetrico? Il rischio bruciatura è altissimo.
E io, infatti, ho bruciato il primo cucchiaino di amaranto.
Poi ho bruciato il secondo.
Poi ho bruciato il terzo.
E il quarto ha fatto la stessa fine.
A quel punto mi sono dovuta fermare. Rischiavo di bruciare tutto, compreso l’acqua per la pasta che era lì accanto.
Ma non mi sono arresa. Dopo una pausa di un paio di giorni, ci ho riprovato.
E ci sono riuscita! … e a quel punto, se non mi fermava il telefono che squillava, avrei rischiato di POP-pare tutto!
E cosa ci ho fatto poi, con l’amaranto POP?
Queste barrette super- energetiche, perchè all’energia del semino ‘piccolo gigante’ si aggiunge il miele, la frutta secca e se volete, pure un po’ di cioccolato fondente!
Sono perfette per la colazione, per la merenda dei bambini, come snack, prima o dopo l’attività fisica, e sempre, quando ne avete voglia…
Amaranto POP in barretta (per 12 barrette):
– 40 grammi di amaranto pop
– 55 gr di mirtilli rossi essiccati (cranberries)
– 30 gr di cocco grattugiato
– 35 gr di mandorle
– 20 gr noci di macadamia
– 5 albicocche disidratate
– tre cucchiai di miele
– un cucchiaio di sciroppo d’acero
– un cucchiaio di burro di arachidi
Per fare l’amaranto pop, ti consiglio di:
– NON usare una padella antiaderente
– NON usare nemmeno un filo d’olio sul fondo
– NON coprire la pentola con un coperchio
Prendi una bella pentola, di quelle con il fondo spesso e un po’ alte (io ci cuocio la pasta), e mettila sul fuoco a fiamma vivace. Se la pentola è troppo bassa, ti si riempiranno i fornelli e la cucina di piccolissime palline di simil-polistirolo!
Aspetta che la pentola si riscaldi bene, poi versaci un cucchiaio di amaranto.
Se la temperatura è giusta, in pochi secondi vedrai i semini prima agitarsi e poi scoppiettare. Rotea la pentola sollevandola un po’ dalla fiamma per non far attaccare l’amaranto.
Tempo qualche secondo e l’amaranto POP è pronto.
Prosegui così, un cucchiaio alla volta, fino ad ottenere la dose che serve.
Se la pentola è troppo calda, l’amaranto si brucerà.
In ogni caso, non tutti i semini scoppiano: qualcuno rimarrà chiuso anche a cose fatte bene. E’ normale e anzi dona all’amaranto il saporino tipico dei popcorn!
Per preparare le barrette:
Trita le mandorle e le noci di macadamia e metti da parte.
Trita anche metà dei mirtilli rossi e le albicocche.
In un pentolino scalda miele, sciroppo di acero, burro di arachidi e i frutti.
In una ciotola mescola l’amaranto, il cocco, le mandorle e le noci di macadamia.
Versaci sopra il composto riscaldato e amalgama bene.
Fodera una teglia quadrata di circa 20 cm di lato con carta forno, pressa bene il composto aiutandoti con il dorso di un cucchiaio e fai cuocere circa 20 minuti in forno a 165°. Aspetta che il tutto sia raffreddato prima di tagliare in barrette (circa 3cm per 10cm) con un coltello affilato.
Le barrette si conservano in un contenitore chiuso, separate da fogli di carta forno.
English version
This recipe has been created to join Virginia‘s project called Io non mangio da solo (I don’t eat alone), that helps Progetto MondoMLAL, an NGO organization for international cooperation which operates to guarantee the right to food to the poorest population in the south of the world, among other projects.
‘Io non mangio da solo’ project calls for recipes using one among 12 cereals (or pseudo-cereals) and their seeds.
The root of every life.
The goal is to create a calendar and an organizer for next 2014, with the best pics and recipes.
This is my contribution to the project, using Amaranth seeds (for my very first time).
Pop amaranth bars
– 1 cup (40 grams) amaranth pops
– 55 grams cranberries
– 30 grams shredded coconut
– 35 grams almonds
– 20 grams macadamia nuts
– 5 dried apricots
– 3 tbsp honey
– 1 tbsp maple syrup
– 1 tbsp peanut butter
Tips to make amaranth pops:
– DO NOT use a non-stick pan
– Do NOT oil the pan, even lightly
– DO NOT use the lid
Use a large skillet (I use the same to boil pasta) and get it very hot.
If your skillet has short sides you might do a mess with all the pops around your stove!
When the skillet is hot enough, pour in a tablespoon of amaranth. It will almost instantly start popping.
Shake the skillet back and forth so that the seeds are in constant motion sliding around on the surface.
Pop just a tablespoon of amaranth at a time, until you get a cup filled.
If the skillet is just warm, you could burn the seeds while waiting for them to pop.
You won’t have all the seeds popped. It’s normal.
Anyway, the ones that don’t pop give a typical pop-corn flavour to the amaranth.
To make the bars:
Chop almonds and macadamia nuts and set aside.
Chop apricots and half of the cranberries.
In a saucepan warm up honey, maple syrup, peanut butter and the fruit.
In a bowl mix together amaranth pops, coconut and the nuts.
Pour in the warmed mixture and toss well until everything is mixed.
Cover an 8in square baking tray with baking paper.
Press the mixture well in an even layer using the back of a tablespoon.
Bake for about 20 minutes at 325F.
Make sure it’s cool before cutting with a sharp knife about 2 inch wide and 3,5 inches length.
Store in an airtight container separating bars with wax paper.
23 Comments
le barrette di amaranto che si comprano al bio son molto molto molto meno belle di queste. e di sicuro meno golose
1 Ottobre 2013 at 9:21Silvia,
1 Ottobre 2013 at 20:43grazie. Nemmeno lo sapevo che si trovano al bio… a volte mi sento un po' fuori dal mondo!
Adesso aspetto di vedere la tua idea!
;.)
Gaia, sei diventata il mio personalissimo idolo. Un anno fa anch'io avevo provato a far scoppiettare l'amaranto, ma al quarto cucchiaio bruciato avevo mandato tutto a quel paese!
1 Ottobre 2013 at 9:29Devo assolutamente riprovare con i tuoi suggerimenti.
Questa ricetta incontra poi particolarmente il mio gusto e la mia curiosità! Di sicuro la si deve testare quanto prima. Ormai è una sfida aperta tra me e l'amaranto.
Ti ringrazio per questo bel contributo! Un super bacio ai legumini
Virgi,
1 Ottobre 2013 at 20:46è il quarto cucchiaio che frega, congiuntamente al nervosismo che cresce.
Basta lasciar sbollire l'umore e poi fila tutto liscio!
Grazie a te e contraccambia il bacio a Chiarina!
Che belle queste barrette! Non sapevo si potesse far a popcorn, io l'ho preso qualche volta, ma il sapore non è che mi sia piaciuto molto, ora però voglio provarlo a fare pop!!!
1 Ottobre 2013 at 12:46Io non l'ho ancora provato così come e', ma voglio provarci. Non posso pop-pizzare ancora mezzo chilo di amaranto!
1 Ottobre 2013 at 20:47😉
Ma belle però!
1 Ottobre 2013 at 13:12Purtroppo son finite in men che non si dica, sennò te le avrei portate un po'… presto!
1 Ottobre 2013 at 20:48in effetti quando l'ho fatto io mi è bruciato miseramente. e non ci ho più riprovato.
1 Ottobre 2013 at 13:20a vedere le tue foto mi viene subito una gran voglia di ritentare…
Gaia,
1 Ottobre 2013 at 20:49bisogna che tu ci riprova. a palle ferme.
😀
In caso contrario, te ne faccio recapitare un pacchettino durante l'intervallo mattutino?!?
ma le palle che fermiamo sono quelle dell'amaranto? mi sembra un'impresa di notevole difficoltà…
2 Ottobre 2013 at 21:21Sto cercando di partecipare anch'io e arriverò come sempre al limite della scadenza…
1 Ottobre 2013 at 17:05dati per scontati i complimenti per la tua ricetta, sai che cosa mi ha fatto sorridere del tuo post? l'idea che anche lì Peppa Pig sia argomento di conversazione!
Claudette
Hai ancora qualche giorno di tempo. Dai che ce la fai!
E grazie, come sempre!
Ps. non lo dire a nessuno, ma ho scoperto da poco che vado matta per PeppaPig. 😉
1 Ottobre 2013 at 20:50Da fare subito! Cresco l'amaranto in giardino, devo provare a vedere quanti semi riesco a raccogliere.
Grazie!
2 Ottobre 2013 at 3:40Che fortuna che hai! Chissà che bei fiori che ti regala la tua paintina!
2 Ottobre 2013 at 20:01un bacione
Ma che bel post, Gaia!
2 Ottobre 2013 at 7:49Sai non conoscevo l'amaranto? Divertentissima l'idea di pop-parlo! :)))
E poi farci delle super barrette energetiche? Geniale! :)))
BaScioni! :* :* :*
Zio,
2 Ottobre 2013 at 20:02ti potrebbero recuperare l'energia che perdi con lo spinning!!
🙂
bascioni
…troppe "pop..pate" dovrei fare! 😀 😀 😀
8 Ottobre 2013 at 7:41Lo sai Gaia che io non ho mai assaggiato, né tantomeno cucinato l'amaranto???
2 Ottobre 2013 at 11:32Fantastica la tua spiegazione per riuscire nell'impresa di farlo pop senza bruciarlo!
…mi è venuta voglia di provarlo…
Ciao, Iolanda
Ciao Iolanda!
2 Ottobre 2013 at 20:02nemmeno io, prima di ora lo avevo mai assaggiato!! Tutta colpa della Virginia!!
😉
Ciao Gaia…queste barrette sono strepitose! Sane, allegre e originali…ecco come userò l'amaranto che mi è rimasto. Che coincidenza che abbiamo scelto entrambe questo non-cereale, anche se per ricette coCiao Gaia…queste barrette sono strepitose! Sane, allegre e originali…ecco come userò l'amaranto che mi è rimasto. Che coincidenza che abbiamo scelto entrambe questo non-cereale, anche se per ricette così diverse…
2 Ottobre 2013 at 12:15A presto e piacere di averti conosciuta! 🙂
Alice
A presto e piacere di averti conosciuta! 🙂
Alice
Ciao Alice!
2 Ottobre 2013 at 20:03ben arrivata qui e grazie per tutto. Io dolce, tu salato.
Dovremmo provare a scambiarci le ricette e vedere che effetto fa!
😉
Eccolo qua!!! Il cece….Io ho usato la lenticchi perchè avevo quella, ma il cece forse è pèiù indicato dato che è sferico coem l'amaranto!! 🙂
13 Maggio 2014 at 8:35