La mia voglia di cucinare, come accade tutte le estati, diminuisce al crescere della temperatura ambiente.
La cosa mi dispiace parecchio perché mi tocca frenare la passione per i lievitati.
Con questo calduccio, i miei amati impasti potrebbero esplodere in men che non si dica, ma la sola idea di accendere il forno mi fa sudare.
Quindi niente pane, panini, schiacciate o pizze (a meno che non sia un sabato sera in campagna). E così anche la pasta madre langue in frigo, quasi dimenticata.
Per cui, per sopravvivere si va avanti con insalate miste, formaggi, frutta, gelati e tutto ciò che non richiede cottura (per la gioia dei fornelli, che vivono il loro periodo di maggiore splendore, nel vero senso del termine!).
Ma una sera, rigorosamente dopo le 22, mi sono dedicata a preparare (e cuocere) questo farro.
L’occasione è stata una cena in giardino, a casa di una collega che ha la fortuna di abitare in collina, circondata da boschi.
Il sudore versato in cucina per cuocere questo primo da condividere con gli altri invitati, è stato ripagato dal frescolino e dalla compagnia di una piacevole serata all’aria aperta!
Farro al pesto di pomodori secchi, rucola e nocciole
Per 4 persone
320 g di farro decorticato
60 g rucola
80 g pomodori secchi
20 g nocciole
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
olio extravergine di oliva
Sciacquare il farro, poi cuocerlo in acqua bollente salata per il tempo indicato (a seconda della lavorazione del farro, che può essere perlato o no, può variare dai 15 ai 30 minuti). Io ho usato il farro perlato di Nuova Terra e mi sono bastati 15 minuti!
Nel frattempo preparare il pesto:
In un frullatore a lame rotanti tritare le nocciole, la rucola e i pomodori secchi sciacquati dal sale. Aggiungere il parmigiano grattugiato controllando la sapidità del pesto (che può essere più o meno intensa a seconda di quanto sono saporiti i pomodori secchi), e olio in abbondanza per rendere il composto spalmabile.
Scolare il farro cotto, tenendo da parte mezzo bicchiere di acqua di cottura, lasciarlo raffreddare sotto un po’ di acqua fredda.
Condirlo con il pesto, aggiungendo acqua di cottura a sufficienza per renderlo cremoso.
Servire freddo o a temperatura ambiente, con qualche fogliolina di rucola spezzettata sopra.
English version
Here in Florence, summer is really very warm.
So, my desire to cook anything definitely falls as much as the outside temperature increases.
Some days ago, I made an exception.
I prepared this dish at 10 PM (with the hope to suffer less) because the day after I was invited to an al-fresco dinner at the garden of a friend of mine, who luckily lives on the hills surrounding Florence, with woods all around.
Dried tomatoes, rocket and hazelnut pesto spelt
(serves 4 people)
320 g spelt grains
60 g rocket
80 g dried tomatoes
20 g hazelnuts
2 tbsp grated parmesan cheese
extra virgin olive oil
Rinse the spelt grains, then cook them in boiling salted water for the suggested time (which can vary between 15 to 30 minutes, depending on whether you use pearl spelt or not).
In the meanwhile, prepare the pesto.
In an electric mixer, chop the hazelnuts, rocket and dried tomatoes (which you should have previously rinsed and freed from the salt).
Add grated parmesan according to your taste: pesto might be quite savory due to the dried tomatoes, then add as much olive oil to get a spreadable sauce.
Drain the cooked spelt and preserve half glass of the boiled water. Cool down the spelt under fresh water form the tap.
Season the spelt with the pesto and add as much of the preserved water as you need to have a creamy seasoning.
Serve cool or at room temperature, with some cut rocket leaf all over.
7 Comments
Anch'io adesso non riesco ad accendere il forno, proprio non ce la faccio. Avrei pure diverse idee che richiedo il forno acceso, ma è più forte me, il caldo vince sulla cucina. Mi piace un sacco questo pesto, io spesso faccio un pesto pomodori secchi e mandorle. La prossima volta ci aggiungo la rucola e sostituisco le nocciole alle mandorle che essendo più dolcine bilanciano sicuramente meglio l'amarognolo della rucola. Splendide foto. Buona giornata, un grosso abbraccio
14 Luglio 2015 at 7:50Marta
Buongiorno Marta!
15 Luglio 2015 at 12:03Anche da voi in 'campagna, quindi non c'è proprio modo di respirare un po', eh?!?
Speriamo che duri poco, perchè l'estate deve essere estate, non inferno!
🙂
baci anche a voi!
Io l'ho acceso giusto un paio di sere fa per arrostire le melanzane dopo non so quanto tempo che gli giravo alla larga (così come ai fornelli, eh!) per cui sono totalmente del partito forno d'estate #ancheno.
14 Luglio 2015 at 18:08Le insalate fredde di cereali, invece, sono sempre le benvenute! Infondo cuociono velocemente e in caso di cotture più lunghe si può sempre ricorrere alla pentola a pressione…. 😉 questo pesto mi sconquinfera parecchio, mi sa che non me lo faccio scappare!;)
Ciao Peanut!
15 Luglio 2015 at 12:04In effetti in pentola a pressione si fa prima, ma odio quando fuoriesce dal tappo tutto l'amido… e ultimamente mi capita… che sia colpa della pentola?
comunque il farro che ho usato cuoce proprio in poco tempo.. quindi ci si può fare, anche con questo terribile caldo!
un bacione!
Condivido la tua scarsa propensione per la pentola a pressione. Ma, a parte questo, che bella idea le nocciole, proverò!
15 Luglio 2015 at 20:33Ogni tanto un pesto con la rucola simile a questo lo preparo anch'io, ma con le noci al posto delle nocciole. Proverò la tua versione!
18 Luglio 2015 at 14:01Claudette
Buonissimo il farro!! Questo caldo mi ha messa in grandi difficoltà, calo dell'energia e della concentrazione, cercavo un attrezzo e l'avevo riposto nel freezer 😀
5 Settembre 2015 at 16:21besos
Sally