Metaponto 2013 – Firenze 2015
Erano esattamente due anni che aspettavo questo evento.
Da quando, grazie al contest Io Chef, ebbi l’occasione di visitare la Basilicata insieme a molti Chef Italiani e di partecipare alle ultime fasi del congresso nazionale della Federazione Italiana Cuochi, che si era svolto proprio a Metaponto.
La settimana scorsa, alla stazione Leopolda di Firenze, si è tenuto il nuovo congresso nazionale, il cui testimone era stato consegnato all’Unione Cuochi Toscani proprio dall’Unione Cuochi Lucani, in quelle circostanze.
Il titolo della conferenza è stato: Cuoco 3.0: visioni, valori, vantaggi.
Dal WWW al VVV quindi!
Come spiegato da Rocco Pozzulo, il nuovo Presidente della Federazione Italiana Cuochi, le tre V hanno molti significati:
- V come Valori: prima di tutto sociali, perché il cuoco ha delle responsabilità nei confronti del consumatore, ma anche verso i produttori di materie prime. Valore anche promozionale, perché il cuoco può far conoscere un territorio attraverso i piatti e le sue eccellenze. Valore infine gustativo, perché non ci dimentichiamo che dobbiamo creare emozioni nelle persone.
- V come Vantaggi. Vantaggi economici per tutta una filiera che va oltre quella dell’agroalimentare e vantaggi sociali, perché creiamo posti di lavoro e opportunità anche per i più giovani, in un momento in cui ce n’è bisogno.
- V come Visioni, quelle che stimolano ogni giorno la creatività mossa dalla professionalità dei cuochi di oggi, che guardano a ieri pensando a domani. E’ per questo che abbiamo deciso di aprire il Congresso per la prima volta a tutti, non solo agli addetti ai lavori, perché è il momento di uscire dalla cucina del ristorante e prendere per mano il consumatore accompagnandolo a conoscere la passione e insieme la complessità della nostra professione.
Ospite del congresso è stata anche l’Associazione Italiana Food Blogger, che è stata rappresentata da Annamaria Pellegrino, in qualità di Presidente, e che ha illustrato i principi, gli interessi e la passione che sono alla base dell’associazione e che potranno essere valorizzati e ampliati grazie alla prossima importante collaborazione proprio con la FIC.
La manifestazione, oltre al susseguirsi di interventi di grandi chef italiani e internazionali, è stata arricchita da una mostra mercato di prodotti tipici del territorio toscano (in particolare olio, vino, formaggi e salumi) e con uno spazio dedicato ai prodotti lucani (vi ricordate Terravecchia e il suo ficotto e Mangiare Matera con il suo pane e la sua semola Senatore Cappelli, che avevano organizzato due contest a cui avevo partecipato?), per valorizzare il passaggio del testimone tra le due regioni e per ricordare la terra d’origine di Rocco Pozzulo, già Presidente dell’Unione Cuochi di Potenza.
In concomitanza con il Congresso, la Leopolda ha ospitato anche l’evento Food and Wine in Progress, durante il quale 200 sommelier dell’AIS, i barman dell’associazione I.B.S e oltre 150 produttori vitivinicoli toscani messi insieme nelle Eccellenze Toscana hanno avvicinato il pubblico al mondo del buon bere.
L’iniziativa è stata molto interessante, soprattutto per me, che sebbene sia appassionata di cucina, non ho molte competenze nel settore. E così ho partecipato con molto entusiasmo ad una lezione introduttiva (e pratica) alla conoscenza delle caratteristiche di 4 diverse tipologie di vino: spumante, bianco, rosé e rosso, tenute da un sommelier di AIS, che ci ha guidati con ironia e competenza in questo fantastico viaggio sensoriale.
E per finire la serata in bellezza, ci ha anche trascinato in un percorso di assaggi alla scoperta di vitigni francesi coltivati in Toscana, cercando di farci percepire i gusti, i profumi e le varie peculiarità di 4 vini rossi.
Ci credete che, non avendo nemmeno pranzato, dopo l’assaggio di 8 vini sono riuscita a tornare a casa completamente sobria? Anche questa, è la magia del vino fatto bene e con passione!
1 Comment
Si fa un gran parlare di tutto quel che rientra nella categoria food. Poi però ci sono questi convegni con cuochi, magari lontani dalle copertine patinate e dagli studi televisivi che "fanno la cucina". Di certo non sono una che se ne intende, ma apprezzo ampiamente.
17 Novembre 2015 at 20:39Un abbraccio,
V.