A dir la verità, pure questa doveva essere una marmellatina…
Certamente, non per accompagnare i formaggi, ma l’idea che avevo avuto era di fare una marmellatina da spalmare sul pane.
Ma mi sbagliavo… La morte sua è gustarla da sola, servendola in una coppetta oppure, come non riesco a smettere di fare, infilando direttamente il cucchiaino nel vasetto!
Alla ricerca di ispirazione, mi sono ritrovata da Fabien, e mi sono lasciata tentare dalla sua versione. Che ho personalizzato togliendo un po’ di qua, aggiungendo un po’ di la’…
Ecco cosa ne è venuto fuori:
800 gr di pere
250 gr di zucchero
20 gr di zucchero aromatizzato con vaniglia e polvere di agrumi
mezza stecca di cannella
mezzo limone
200 gr di cioccolato fondente
Si tagliano le pere a pezzetti e si mettono a cuocere lentamente insieme ai due tipi di zucchero, il succo di limone e la cannella. Si porta a bollore e si lascia bollire per una decina di minuti. Si toglie dal fuoco e si aggiunge il cioccolato tritato, mescolando fino a che non si è sciolto.
Si mette di nuovo sul fuoco e si lascia sobbolire pian piano per una quarantina di minuti o finchè la marmellata arriva alla densità desiderata (considerando che poi, freddandosi si addensa ancora un po’). poi si invasa. Per conservare i vasetti a lungo, si può procedere alla sterilizzazione (vedi qui).
Se dessero fastidio i pezzetti di pera, si può frullare la preparazione di frutta con un mixer a immersione, eliminando la stecca di cannella e prima di aggiungere il cioccolato.
Rispetto alla versione che avevo letto, ho dimezzato lo zucchero e aggiunto quello aromatizzato, non ho messo l’arancia, che non avevo, ed il procedimento l’ho eseguito tutto in giornata, evitando il riposo notturno.
Devo dire che la bontà non ne ha risentito: Non si riesce a smettere di inzuppare il cucchiaino!
17 Comments
Gaia, un'ottima idea da inserire nei pacchetti dono natalizi
17 Dicembre 2010 at 7:30mamma mia che bontà! Mi viene l'acquoliona in bocca! Proverò a farla..proprio in questi giorni avevo pensato di fare la nutella da regalare, ma questa mi sembra molto più originale!
17 Dicembre 2010 at 10:26COmplimenti!
Senti ne parliamo domani a quattr'occhi di questa meravigliosa bontà?!
17 Dicembre 2010 at 11:30Sono proprio felice di conoscerti… 🙂
A presto!
Oioi
oioi
oioi
Io ti leggo sempre a fine pausa pranzo. Ma sbaglio, lo so che sbaglio…
Mimì-con-bava-alla-bocca
17 Dicembre 2010 at 11:59Viene proprio voglia di infilarci il dito dentro!!
17 Dicembre 2010 at 15:33molto slurp!!!
17 Dicembre 2010 at 19:26scusa, mi sono dimenticata la firma: il commento di prima era mio!
17 Dicembre 2010 at 19:27…e io posso garantire per averla mangiata di persona….prima spalmata sui tuoi soffici panini, poi da sola sul cucchiaino, infine, come avrebbe fatto Elel)…ci ho infilato il dito (quando tu non vedevi ahahah)…e poi anche due dita!!! Mammamia che gusto!!!
mmmmmmmmmmmmmm
…per la cronaca, gliel'ho pure finita!!!! Ma penso che questo sia il miglior complimento si possa ricevere. Fatti, non parole 😉
18 Dicembre 2010 at 9:29@Lydia
e c'hai pure ragione!
@Federica
ed il gusto ci guadagna!!
@Carolina
:-((((
@Mimì
ti fa da dessert e se lo guardi e basta, è pure ipocalorico!!
@Elel
ci intendiamo, noi, eh!??!
@zio
18 Dicembre 2010 at 11:24mi è toccato aprire un altro vasetto per fare la foto, e non solo!!
Ciao carissima passo a lasciarti un saluto che tutte le altre volte che son passato facevo a tempo solo a sbirciare. Che dirti, quel corso sui "maneggiamenti" del cioccolato ti ha proprio contagiata, ho visto di quelle cose negli ultimi post, per non parlare di quel delirio di torta per il compleanno del tuo compagno, ingrasso solo a pensarci, ma che invidia, complimenti.
19 Dicembre 2010 at 0:28Questa marmellata mi ispira molto, ora poi che anch'io mi sono cimentato nell'arte del marmellatare sono più sensibile a tutte queste infide sirene. Ho letto con attenzione anche la versione di Fabien, soprattutto il commento in cui spiega che la doppia cottura con lungo riposo consente all'acqua di essere assorbita dagli altri ingredienti nel prodotto, che con cottura ravvicinata andrebbe dispersa, conservando quindi un volume della massa maggiore. L'unica cosa che non condivido è tutto quello zucchero visto che poi procede alla sterilizzazione che in parte pastorizza il tutto. Ho visto che tu l'hai praticamente dimezzato, più in sintonia con il mio gusto. Devo procurarmi le pere!
Poi probabilmente farò un'ulteriore variazione alla ricetta. Ciao
Un'altra delle tue cose goduriose..Grazie per l'idea. Buona serata
19 Dicembre 2010 at 20:14l'avevo vista anche io da fabien, e mi aveva incredibilmente attratto, bellissima l'idea di trasformarla in un dolce al cucchiaio… nel senso letterale del termine 😉
come va? finito con le "gomitate"? io ieri ho fatto indigestione di neve, e oggi finalmente, sotto un cupolone sontuosamente imbiancato, ho ricevuto, manco fossimo al check-point charlie, i fantastici stampi dal nanni.
e ti ho pensata, ricordavo un reportage fotografico tuo bellissimo della nevicata dello scorso anno…
20 Dicembre 2010 at 2:27@Asa
grazie per esserti fermato, stavolta. Spero che il tuo drago se ne sia andato via per un bel pezzo!
PErl e pere, a dir la verià lemie non hanno fatto molta 'acqua'. Penso che sia per questo che è venuta bene lo stesso!
Aspetto la tua versione, ora!!
@Edda
eh eh… non so resistere alla cioccolata!!
@LAGaia
20 Dicembre 2010 at 20:12SI, le 'gomitate' sono finite..
Voi 2 siete stati avventurosi/coraggiosi a trovarvi sabato mattina in centro… CI ho provato pure io, ma non passavano gli autobus… così me ne sono tornata al calduccio di casa.. Bella FI con la neve, vero?!?!
baci
Questa non può finire sul pane! Va mangiata a cucchiaio direttamente dal barattolo. Anzi…alla faccia del bon ton, ci infilerei anche il dito!
21 Dicembre 2010 at 7:26Buon proseguimento di settimana e tanti auguri di buone feste
Ti invito partecipare ad un simpatico Christmas giveaway … http://vesselinaivanova.altervista.org/blog/?p=911
21 Dicembre 2010 at 17:04@povna
mi eri sfuggita… mannaggia.. come rimediare?
il dessert è finito…
@Federica
22 Dicembre 2010 at 16:19buone feste anche a te!
Fatta, sono riuscito ad inserirla nei set di marmellate che ho regalato a Natale preparandola nei ritagli di tempo. Ho preferito la versione con riposo in frigo e ho capito un po' meglio come regolarmi con lo zucchero: più è alta la quantità di cacao, quindi più amaro, più ne serve. Non mi stupisce a questo punto tutto quello che ha usato Fabien, io con il mio al 74% sono arrivato a 450/500 gr x kg (anche perché io sopporto poco l'amaro del cacao) abbassando un po' anche la quantità perché mi pareva coprisse eccessivamente il sapore delle pere, poi ho voluto fare il pignoloso e misurare le temperature prima di invasare. E' stata la sorpresa che nessuno si aspettava.
Devo ripassare a commentare il resto, hai fatto cose stupende ed io ho perso un po' il giro con tutti e mi dispiace.
18 Gennaio 2011 at 12:00