Mi sembra di averlo gia’ detto che tutto iniziò con la storia dell’alcol etilico aggiunto al pan carre’, che scoprii per caso parlando con un’amica.
Da allora, in casa, i bambini fanno colazione con panini morbidi, pan carre’, o pane brioche a fette, ovviamente tutto home-made.
Quello che più mi piace, nei lievitati, è lavorarli e sperimentare forme diverse, perchè anche l’occhio vuole la sua parte!!
E la cosa che mi meraviglia sempre è come con un po’ di manualità si riescano a tirar fuori delle forme che fino a quel momento pensavo solo i fornai riuscissero a fare!
Per esempio, da quando ho scoperto come si fanno i cornetti, vedendo il suo passo-passo, a volte anche ai panini do’ quella forma!!
La colpa di quello che sto per farvi vedere è della cara mammaiana, che un mesetto fa mi aveva parlato dello challah che aveva fatto. Poi, dopo averne vista la foto me ne sono innamorata, complice anche il fatto che io di trecce ne ho sempre fatte di capelli (prima alle bambole, e ora anche a Lenticchia) ed ero proprio curiosa di capire se mi sarebbe riuscito farne anche di pane!
Il video che Iana cita è stato utilissimo.
Me lo sono studiato ben bene, talmente bene che il sabato mattina alle 7, svegliata dal pensiero di dover formare il pan brioche che avevo preparato la sera prima con la pasta madre, nonostante il sonno, sono riuscita a fare una treccia a sei, decentemente!
(ps. ma sono malata solo io a questi livelli o capita almeno un pochino anche a voi?)
Ecco quindi la mia versione di pan brioche con pasta madre, ripresa pari pari dalla ricetta di Paoletta, che a sua volta aveva preso spunto da Adriano (così non si sbaglia), ma riadattata all’uso della pasta madre e quindi modificata nelle dosi di farina (e di yogurt, visto che io ne avevo solo un vasetto da 125, anziche’ da 150) e nei tempi (più lunghi) per la lievitazione.
(le mie modifiche in corsivo)
Ingredienti:
200gr di pasta madre
430gr farina (250 gr manitoba e 180 gr di farina 0)
100gr latte
125gr yogurt (1 vasetto)
2 uova + 1 tuorlo
30gr zucchero
60gr burro fuso e raffreddato
1 albume per pennellare
Procedimento:
Spezzettiamo la pasta madre e la sciogliamo il più possibile insieme al latte.
Uniamo le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia. Aggiungiamo lo yogurt in 3 volte, insieme al resto dello zucchero e della farina, che inseriremo gradualmente, lasciandone 1 cucchiaio per lo spolvero finale.
Il sale andrà aggiunto in ultimo, prima del burro (inserito lentamente). Aggiungiamo il cucchiaio di farina e incordiamo, capovolgendo l’impasto un paio di volte, fino a che non otterremo una massa lucida, elastica e ben legata.
A questo punto lasciamo lievitare fino al raddoppio (io l’ho lasciata riposare tutta la notte, ma forse è stato troppo, considerando che le temperature si erano alzate).
Formiamo la treccia a 6 fili (nel video, si vede bene a partire dal minuto 5:06), lucidiamo con albume, spolveriamo con semi di sesamo e di papavero, copriamo e lasciamo raddoppiare.
Inforniamo a 170° per ca. 45’.
Prestiamo attenzione a non superare il punto di cottura ideale, che dovrà essere lasciato giovane, per non pregiudicare la sofficità.
29 Comments
e’ venuta benissimo!!1
12 Aprile 2010 at 6:41Questo commento è stato eliminato dall’autore.
12 Aprile 2010 at 6:52ciao Gaia, che bella questa treccia e come ti è riuscita bene! anche io cerco di fare in casa il più possibile (vedi i panini simil-mc) anche perchè non sopporto quell’odore di alcool che esce dai pacchetti quando li apri.
12 Aprile 2010 at 6:55buona settimana!
a fare un dolce con la pasta madre non ci ho mai provato….lacuna da colmare?
12 Aprile 2010 at 6:58Mamma che splendore!!!!
12 Aprile 2010 at 7:39Ammiro e basta, finche’ non mi decido a rifare la pasta madre…
Adoro questo pane. :))
Posso farmi della pubblicità? Ho ritrovato un filmatino dello Ziopiero alle prime armi, proprio quando faceva le “trecce”
:))
12 Aprile 2010 at 7:51Bravissima, è stupenda….e non sei l’unica a essere fissata ahahah!!!!
12 Aprile 2010 at 8:03Hai davvero delle ricette magnifiche che sto sperimentando anch’io!! 😉
Baci!!
Oltre che bellissima deve essere anche buona dolce e soffice,non l’ho mai provata con la pasta madre ma deve avere quel gusto in più!!!
12 Aprile 2010 at 8:27Buona giornata
Complimenti, una treccia splendida!! e sofficissima!
12 Aprile 2010 at 8:39baci baci
Complimenti, di una sofficità e lievitazione fantastici…
12 Aprile 2010 at 9:44Che bello fare colazione così!
Complimenti , una bella treccia cosi soffice!
12 Aprile 2010 at 13:54Gaia, non ti considero malata, ma contagiata dalla passione per i lievitati, e il pane. Una volta che provi la soddisfazione di fare il pane in casa e lo assaggi non torni piu’ indietro.
Bravissima! Il challah e’ uno dei pani preferiti da fare. Hai mai provato il panini con il nodo? Li ho fatti l’anno scorso, sono molto teneri e bellissimi. Se non li trovi nel mio blog fammi sapere. Sono un’altro esempio di una tecnica semplice che rende un semplice panino elegantissimo.
12 Aprile 2010 at 14:02complimenti! perfetta e buonissima! ciao!
12 Aprile 2010 at 15:21che bellezza!
12 Aprile 2010 at 16:23No mia cara, non sei l’unica che fa queste “pazzie”: anche a me, quando ho visto il pane di Iana m’è presa na voglia di intrecciare e sempre in quei giorni sono incappato in una serie di blog che spiegavano benissimo come fare gli intrecci a 3-4-5-6 capi. Ho preparato un bel file con tutte le foto del caso, stampato, arricchito di tutta una serie di note scritte a mano con suggerimenti utili e studiato attentamente. Ho pure visionato un po’ di ricette perché volevo trovare quella che sentivo più in sintonia, ho visto quelle a lievitazione veloce e quelle fatte con il poolish a lievitazione lunga, alla fine devo ancora fare niente. Ma non me la prendo, capiterà come per i panini maialini grandi e i vetebrod, ho fatto le formature che desideravo fare su degli impasti nati per altro e alla fine ho ottenuto sempre una cosa diversa, però intanto mi son tolto lo sfizio.
12 Aprile 2010 at 18:39Ecco, ho scritto un sacco di cose e mi son dimenticato quelle più importanti: la tua treccia è bellissima
12 Aprile 2010 at 18:40bellissimo questo pane
12 Aprile 2010 at 19:22lievitato molto bene
@Alem
grazie!
@k@tia
fai benissimo a farli da sola! sono con te!
@genny
in realtà non è proprio un dolce, ma un pane morbido, che sta bene con il salato (vedi..affettati) e con il dolce (leggi avanzi di uova di cioccolato!)
@arabafelice
😉 al salaam!
@zioPiero
ma certo che puoi, caro pispi62!!
@Laura
allora, capisco che anche te sei fissata, eh?!?!
sono contenta.. fammi sapere come ti vengono, quelle che provi!
😉
@ilcucchiaiodoro
più che altro, usare la pasta madre da tante soddisfazioni in piu’!
@manu e silvia
grazie care gemelline!
@Simo
grazie!
@Mary
grazie mille! Si davvero soffice!
@Laura
no way back?!?!
i panini intrecciati sono un altro punto da raggiungere! dove sono i tuoi con il nodo?
@Federica
grazie !!
@Antico Valore
;-))
@Asa
quindi, come me, hai bisogno di studiare e studiare!
e poi i risultati si vedono!
Io ho un quadernone in cui tengo tutte le ricette fatte e da fare!
… e grazie per l’ultimo commento!
@paolo
12 Aprile 2010 at 21:36accidenti, detto da uno scief!! 😉
Bello bello..da fare ai miei…si con la storia dell’alcol nei pani moooolto meglio farsi le cose in casa.
13 Aprile 2010 at 0:48sono all primissime armi con lapn, e siccome abbonda ed io adoro i dolci briosciosi (mitici cornetti di PAoletta) mi chiedevo appuntoi se si potesse fare. E ora? Salvo il tuo post! (no, non sei l’unica ad alzarsi presto con in testa il lievitato impastato la sera prima, siamo in tante un po’ fuori di testa 🙂
13 Aprile 2010 at 7:17Ciao, Elvira
Oh! Che bella treccia!!! 😉 sono contenta di esserti stata utile! Grazie per l’sms, qui con la tecnologia siamo messi un pò male… internet lentissimo, telefoni che non prendono… ma appena posso ti chiamo nun te preoccupà! Un saluto a tutta la bella famiglia!
13 Aprile 2010 at 13:46E’ splendida questa treccia Gaietta! E’ meglio non passare dal tuo blog…fai venire certe voglie…;)
13 Aprile 2010 at 14:24P.s.:attendo con ansia il verdetto…
Ehi Gaia !
Ma stai sempre più diventando un’artista coi fiocchi 😀
Vien voglia di… tuffarcisi !
Mimì
14 Aprile 2010 at 11:48ma che bellezza questa treccia. questi lievitati ti vengono proprio bene. brava!
14 Aprile 2010 at 20:09@glu.fri
gia’,… peccato che se la possano pappare solo i tuoi.. magari qualcosa di simile con le tue farine riesci a tirarla fuori!!
@elvira
ciao!! mi consolo, allora!
@iana
ho visto che vi siete sistemati bene!
😉
@Angela
verdetto spostato a giov sera… uffa…
@Mimi
si? con i fiocchi? ahahha
@LaGaia
14 Aprile 2010 at 20:29eh, si. piu’ che altro danno tanta soddisfazione!
perchè a me con queste dosi mi rimane l’impasto molto lento e molto appiccicoso da non riuscire a fare la treccia? forse perchè ho messo 50gr di zucchero in più???
1 Marzo 2013 at 8:59In effetti, aggiungendo 50g di zucchero, la ricetta viene notevolmente sbilanciata.
3 Marzo 2013 at 21:22Il fatto che l’impasto poi risulti troppo lento, puo’ essere dovuto al fatto che non hai incordato bene..
ho provato oggi a impastarla.. il profumo è ottimo ma l’impasto non è venuto bello denso come doveva per essere poi intrecciato.. dove posso aver sbagliato? ho impastato tutto a mano.. e premetto che sono alle prime armi.. grazie, Federica
10 Novembre 2013 at 21:13Ciao Federica!
11 Novembre 2013 at 21:52Ben arrivata! Beh, se sei alle prime armi e hai anche impastato a mano non deve essere stato facile!
Probabilmente l’impasto non era abbastanza ‘incordato’: lo è quando riesci a formare una palla consistente e al tempo stesso elastica e se ne stacchi un pezzetto e, con le mani unte, cerchi di aprirlo, ottieni l’effetto ‘velo’, cioè la pasta non si sfilaccia ma si estende come fosse un collant e intravedi la luce dall’altra parte!
Comunque, complimenti lo stesso! Non sarà venuto bello, ma son sicura che il sapore era quello giusto!
ciao!