Devo ammettere che con il caldo che c’è stato la settimana scorsa a Firenze, il mio cervello si è spappolato più del solito.
Indi per cui l’elucubrazione mentale su come fare le piadine e come farcirle è stata ai minimi storici, nonostante il mio entusiasmo per quando è uscita la sfida dell’MTC di questo mese!
Perdonatemi.
Pensate come sono messa: me ne sono accorta solo alla fine, dopo aver preparato e farcito e fotografato il tutto, che i miei ripieni erano molto simili.
E pensare che uno è in versione dolce e uno in versione salato.
E pensare che se tornate indietro di un paio di post, la farcitura è sempre quella…
Un periodo culinariamente monotono, monocolore, monoabbinamento.
Passerà.
In ogni caso, la merenda dolce piadinosa è stata un successo.
Complice l’entusiasmo contagioso del mio nipotino (a cui non si sono potuti sottrarre i legumini: della serie l’ha fatto la mia mamma!!).
La piadina dolce è stata ispirata dai necci pistoiesi: crepe di farina di castagne farcite con ricotta fresca.
La mia declinazione è piadinosa, ho aggiunto le mie amarene (vi ricordano mica questi babà, vero?), ma per il resto c’è sia la farina di castagne che la ricotta!
E poi, sono molto contenta della foto. Temo di non aver avuto molta inventiva per la ricetta, ma per la foto, ispirata dalla location campagnola, sono molto soddisfatta!
Per la versione salata, alla fine, mi rendo conto che è la stessa storia.
Rispetto alla versione di Tiziana, ho variato parte della farina (con il grano saraceno) ma alla fine trattasi sempre di ripieno formaggioso e dolce… Questa volta: squacquerone e susine sciroppate (sullo stile del classico squacquerone e fichi caramellati romagnolo).
Ma con il plus che le susine sono dell’orto e lo sciroppamento, fatto in casa!
😉
Ravioli di piadina con farina di castagne
(per 4 ravioli)
65 g di farina 0
18 g di farina di castagne
21 g di acqua
21 g di latte
17 g di strutto
2,5 g di lievito istantaneo
1,5 g di sale (la punta di un cucchiaino)
poco poco bicarbonato di sodio
per il ripieno
80 gr di ricotta
4 cucchiaini di amarene
Piadine con squacquerone e susine sciroppate
(per 5 piadine)
377 g di farina 0
40 g di farina di grano saraceno
104 g di acqua
104 g di latte
83 g di strutto
12,5 g di lievito istantaneo
8 g di sale
1 pizzico di bicarbonato di sodio
per il ripieno
squacquerone
susine sciroppate
Togli lo strutto dal frigo e lascialo a temperatura ambiente per una mezz’oretta. Io non l’ho fatto. Ma con il caldo di questi giorni forse sarebbe bastato molto meno tempo!
Acqua e latte devono essere tiepidi: puoi scaldarli insieme nel microonde oppure aggiungere l’acqua calda del rubinetto al latte.
In una ciotola, setaccia farina, lievito, bicarbonato di sodio e sale. Fai una fontana e versaci lo strutto. Lavora con la forchetta (io con la punta delle dita) e sabbia la farina, come si farebbe per preparare la pasta frolla.
Aggiungi i liquidi e impasta fino a che il panetto è liscio (a me sono bastati pochi minuti).
A questo punto l’ideale, come suggerisce ‘…… è di lasciare riposare l’impasto per 48 ore (meglio in frigo se la temperatura supera i 20 gradi).
2 ore prima di fare le piadine, togliere l’impasto dal frigo. Dopo un’oretta dividere l’impasto nelle pezzature scelte, formare le palline e lasciare riposare una mezz’oretta.
Su un tagliere infarinato, schiacciare la pallina di impasto con le dita e poi usare il matterello, fino ad ottenere uno spessore di circa mezzo cm (un po’ meno nel caso dei ravioli).
Per i ravioli, farcire metà cerchio lasciano i bordi liberi, chiudere la piadina a mezzaluna e sigillare il bordo con i rebbi di una forchetta.
Cuocere qualche minuto per parte su una padella antiaderente già calda.
Nel caso dei ravioli, ricordarsi di cuocere anche la parte della costola, tenendoli ritti sulla padella.
Con queste piadine partecipo alla sfida piadinosa dell’MTC n.40:
English version
I realize just now that in the last posts I’ve been quite monotonous.
In the ingredients, at least: light cheese and fruit.
My babà were filled with ricotta cheese and sour cherries.
Here, there are two recipes, both of them with a very similar filling.
Ravioli piadina, made with chestnut flour, are filled the same.
The salted version has squacquerone (a creamy italian cheese) and plums in syrup.
I’m wondering why. The reasons may be two:
– I’m monotonous
– The couple makes sense.
Try the recipe and find out the answer!
🙂
Ricotta cheese and sour cherries stuffed piadina (ravioli)
makes 4 ravioli piadina
65 g all purpose flour
18 g chestnut flour
21 g water
21 g milk
17 g lard
2,5 g baking powder
1/2 tsp salt
a very small pinch of baking soda
Soft cheese and plums in syrup piadine
makes 5 piadine
377 g all purpose flour
40 g buckwheat flour
104 g water
104 g milk
83 g lard
12,5 g baking powder
8 g salt
a pinch of baking soda
Take out the lard from the fridge about 30 minutes before. Actually, I didn’t, but Florence temperature was so warm that I suppose I could have been forgive for having forgotten.
Water and milk should be lukewarm: you can warm them up in the microwave or mix hot tap water with milk.
In a bowl sift flours, salt, baking powder and baking soda. Make a well and put the lard in it.
Knead to have the lard floured and looking like sand, as you would do to get the pastry for an apple pie.
Add the mix of water and milk and knead some minutes until you get a smooth dough.
The ideal would be to store it in the fridge for about 48 hours (or out of the fridge if you have a room temperature less then 20C).
2 hours before cooking the piadine, take out the dough from the fridge.
One hour later, cut it in the portions you need to cook. Shape little balls and set aside for half an hour.
On a floured surface, press each ball with your fingers, then use a rolling pin to get a circle half cm thick (or less in case you are making ravioli).
To get ravioli, spread the filling on half circle, leaving the edges free, close the piadina and seal the round edge with a fork. Be careful not to pierce the pastry, or the filling will flow out when cooking.
Cook on a hot no-sticking pan some minutes for each side. If you’re having ravioli, remember to cook the straight side, by maintaining them upright with a couple of wooden spoon.
15 Comments
MMMMMMMMHHHHHH
23 Giugno 2014 at 16:13La farina di castagne mi era passata per il cervello ma poi non ne avevo più, tipico da me 😀
Mi piacciono queste piadine, dolci, cremose, coccolose!
Brava Gaia 🙂
In bocca al lupo per questo MTC
Lou
Grazie Lou,
24 Giugno 2014 at 8:42a noi sono piaciute. La conferma è anche il fatiche ultimamente questo ripieno lo metto dappertutto, mi sono accorta…
😉
scusa?!!?!?? …queste per te sono piadine monotone?????…devo controllare meglio sul dizionario il significato di monotno evidentemente ahahahahahahah, ciao Flavia
24 Giugno 2014 at 16:19Ma si, dai, sono sempre con lo stesso ripieno!!
29 Giugno 2014 at 21:31😉
Più ancora che dalla ricetta sono stata catturata dalla bilancia della prima foto: bellissima!
24 Giugno 2014 at 18:51Claudette
Vero? E quando mia mamma, che la tiene sul camino in campagna, l'ha vista mi ha detto: ma che ti sei messa a tirar fuori?!?
29 Giugno 2014 at 21:32Non c'è più religione!! 🙂
Intanto concordo con la tua soddisfazione per le foto, bellissime, la prima poi è la mia preferita!!! Poi stò cercando di capire dove stà la banalità nelle tue proposte, ti capisco perché capita anche a me di non essere soddisfatta ma fidati che le proposte sono ottime e azzeccate con il mood romagnolo perché come dici tu, squacquerone e susine sciroppate ricorda la classica squacquerone e fichi e il gusto è meraviglioso. Che dire poi del crescione, fatto con la farina di castagne che lo rende già di per se unico, adoro al ricotta e ho un debole per le amarene, colpita e affondata!!!
25 Giugno 2014 at 18:28Sono contenta che ti siano piaciute!
29 Giugno 2014 at 21:34Grazie per il bel commento, che detto da una romagnola, ha in effetto ancora più gratificante!!
e scusa il ritardo della risposta..
Ma perché monotono? A me sembrano ben studiate nel contrasto di sapori anche se frutta e formaggio contengono entrambe!!! Io ti dico un bel brava anche perché hai usato due farine speciali che danno alle piade ancora più gusto…
25 Giugno 2014 at 22:40Notte
Ciao!
29 Giugno 2014 at 21:35E' vero, ilmix di farine è stata una scelta azzeccata e saporita! Sono le materie prime che fanno la differenza, o no?
Belle!!! …Son dei crescioni o cascioni romagnoli, cioè le piadine chiuse e ripiene! conq uesto ripieno dolce chissà che favola! 🙂
27 Giugno 2014 at 15:38bacioni
Grazie Terry!
29 Giugno 2014 at 21:35Sono contenta che ti siano piaciute!
C'è una cosa che mi piace tantissimo nelle tue ricette, ed è il fatto che gli ingredienti al loro interno si richiamano, sempre, con grande cura e raffinatezza. Come in queste meravigliose piadine.
29 Giugno 2014 at 12:00Cara Povna,
29 Giugno 2014 at 21:36sono appena rientrata da dove sai tu. E' stato tutto bellissimo! E se non ci fossi stata tu…
Grazie ancora!
A presto per aggiornamenti friulani!
Sono contenta che sia andato bene e che ti sia piaciuto! Allora aspetto presto il post!
4 Luglio 2014 at 14:40