Questi biscottini, mi ricordano la campagna, dove vado d’estate da quando sono nata, perchè lì ci è nata proprio la mia mamma.
Sono semplicissimi da fare, ma per ora, non mi ci sono mai cimentata. Tutte le volte è, per tradizione, la mia mamma che li fa.
L’ultima volta, le sono venuti particolarmente buoni, morbidi come mai prima d’ora, merito della cottura, che ha abbreviato. Quelli che si trovano a giro, di solito, sono belli durini, da mangiare inzuppati nel latte o nel vin santo. Questi, invece, si mangiano volentieri a tutte le ore e anche da soli.
La versione della mia mamma è quella tipica di Firenzuola, paese del Mugello.
Ma in altri paesi vicini si possono trovare anche aromatizzati all’anice e con forme diverse.
Come riportato nella sezione turismo del sito della Comunità Montana Mugello: Gli zuccherini erano dolci molto comuni nel territorio di Firenzuola: erano infatti sempre presenti a conclusione di pranzi tenuti in particolari occasioni, feste e ricorrenze, oltre che ai rinfreschi per i matrimoni. La lavorazione a mano conferisce a questi biscotti un gusto particolare, che nella produzione industriale va perduto. La ricetta degli zuccherini è tramandata oralmente da molte generazioni.
Qui, invece, la ricetta la trascrivo, così come me l’ha passata la mia mamma, con la speranza che venga voglia anche a voi di provarci!
Per farli, ci vuole pochissimo, forse passa mezz’ora tra pesare gli ingredienti e avere i biscotti pronti.
Ci vogliono:
500 gr di farina 00
200 gr di zucchero + zucchero per decorazione
150 gr di burro fuso
3 uova
la buccia grattugiata di un limone
1 bustina di lievito per dolci
Liquore Alchermes
sale
Si impastano i vari ingredienti (senza il liquore) e si stende l’impasto con il mattarello fino ad uno spessore di mezzo centimetro. Se l’impasto fosse troppo duro e difficile da stendere, tipicamente a causa delle dimensioni delle uova, si può aggiungere del latte (in alternativa dello yogurt o del succo di arancia).
Si tagliano i biscotti a piacere, ma la forma tipica dovrebbe essere simile allo stemma di Firenzuola, cioè un mezzo giglio e una mezza croce (come si vede sotto).
Si cuociono in forno a 180° per circa 10 minuti scarsi.
Una volta cotti e raffreddati, si inzuppa un attimo nell’Alchermes la parte superiore dei biscotti e subito dopo la si passa nello zucchero semolato.
Unico suggerimento: non devono essere troppo cotti, perchè si corre il rischio di farli troppo duri, con il fatto che poi induriscono di per sè raffreddandosi.
28 Comments
Questi biscotti ricordano qualcosa anche a me, mi sa che me li preparava la mia nonna materna. Adesso mi sembra anche di sentirne il sapore, buona giornata
9 Dicembre 2009 at 7:28Mi ricordano quando ero bambina…che buoni che erano!!!Buona giornata un bacione!
9 Dicembre 2009 at 7:34non li conoscevo, ma ho tanta voglia di provarli!
9 Dicembre 2009 at 9:21Io li ho mangiati e garantisco: sono una bontà!!!
9 Dicembre 2009 at 10:44…"Si impastano i vari ingredienti".
9 Dicembre 2009 at 10:52Cioè? prima la farina con il burro, o le uova con lo zucchero o come?
Perché sai, vorrei evitare di fare un panettone al posto di questi biscottini carini. Ma voi ce l'avete quello stampo o vi aiutate con delle forme in cartoncino?
gli zuccherini montanari! che ricordi!!! li mangiavo da bambina quando andavo a Pavullo a trovare i parenti della mia nonna…devo assolutamente farli!
9 Dicembre 2009 at 11:17Un bacione
fra
belli, infantili nella semplicità ed anche nei ricordi…non miei perché é la prima volta che li vedo ma mi sanno di antico. Non manchero' di farli ai miei figli perché finalmente mi sono portata dall'Italia l'alchermes che qui non trovavo. 🙂
9 Dicembre 2009 at 13:17grazie per il tuo bel commento sul blog
9 Dicembre 2009 at 13:48anche la mia nonna mi faceva i dolci con l'alchermes
Cris
La mia famiglia non ha molte ricette dolci, sono l'unica che si e' data alla pasticceria. Un'altra ricetta da provare, grazie! Mi domando cosa posso usare al posto dell'Alchermes.
9 Dicembre 2009 at 14:11Apperò.Come al solito dalle tue belle foto sembran buoni assai.
Fra poco il Pippo si sveglia, me li dai per il té ? 😉 strizz
Mimì
9 Dicembre 2009 at 15:46Sono adorabili e giocoso, se poi fanno parte dei ricordi valgono ancora di più 🙂
9 Dicembre 2009 at 20:48Buona serata
Voglio farli anch'io! Grazie per la ricetta e bravissima!
9 Dicembre 2009 at 21:28@Elga
Sanno di buono…
@Sofy
Anche a te??
@Alem
dai, dai!!
@Iana
grazie!! Ho gia' riferito alla mamma 😉
@Asa
La mamma mi ha confermato che mette tutto insieme. Cioe', lei fa una fontana di farina e dentro al buco ci mette tutto il resto, poi impasta.
Non abbiamo lo stampo (e non penso nemmeno che esista, a dir la verita'), ma è più semplice di quello che si pensi.. In pratica basta fare una specie di E, con una gamba stondata e allontanare la gamba opposta verso l'esterno.. Mi sono spiegata? boh?!?!
@Fra
Mi fa piacere sapere di aver risvegliato i tuoi ricordi e anche quelli di altre.. Ma allora veniamo tutte dagli stessi posti?!?
@Mariluna
carissima, sono facili e buoni. Penso che i pargoli apprezzeranno!
@Cris
Sei anche te di quelle parti?
@Laura
Eh si, immagino che l'alchermes non si trovi facilemnte dalle tue parti!! Gli da quel colorino rosa, tipico. Forse li puoi semplicemente bagnare con qualche altro liquore, giusto per fargli poi rimanere attaccato lo zucchero sopra!
@Mimi
Magari per il te di domani, eh?
@dada
9 Dicembre 2009 at 21:33grazie! buona serata anche a te!
Clementina:
9 Dicembre 2009 at 21:34grazie! fammi sapere come ti vengono, poi!
bellini gli zuccherini mugellesi…
quasi quasi ci provo con le mie farine: farei felice mio marito che adora gli zuccherini!
9 Dicembre 2009 at 23:53ciao gaia, quando leggo il tuo blog, a volte mi capita a lavoro, solo che da lì non posso lasciarti nessun commento :(((( infatti mi viene una rabbia!!!!!! dicevo: mi leggere tutto anche perchè i tuoi post si lasciano leggere in modo molto piacevole, quindi adesso nè approfitto per dirti che questi biscottini sono favolosi e voglio assolutamente preparali anch'io, io adoro l'alchemers… poi le tue girelline ottime per una cena, per strabiliare sono bellissime..
per non parlare dei dolcetti per la colazione, mi danno la carica solo a guardali che buoni…..^_^ grazie grazie di cuore prapari sempre delle cose trepitose… :))))
ecco adesso posso salutarti……….. buona giornata
10 Dicembre 2009 at 5:25Arrivaaatiiiiii
e già magnaaatiiiiii
AncheGaiaSantaSubito ! ! 😉
mimì
10 Dicembre 2009 at 9:19@LaGaia
E' di quelle parti pure lui?
@Nanny
sei molto gentile, e sono io che ringrazio te!!!!
@Mimi
10 Dicembre 2009 at 22:04beneeeeeeeeee!!!!
Eccoli finalmente! non so perchè ma avevo perso il post: ora so coa sono i vostri zuccherini che hanno il nome di quelli tipici bolognesi ma che sono tuttìaltra cosa: che bello conoscere le varie tradizioni! Grazie Gaia. Paola
25 Gennaio 2010 at 14:07grazie a te, cara Paola!
25 Gennaio 2010 at 20:58Brava Gaia, con la tua ricetta mi hai ricordato proprio gli zuccherini della mia mamma, quando venivo a Castro San Martino a trovarla, ed il loro profumo appena sfornati era inconfondibile.
15 Agosto 2012 at 7:03Mi hai fatto venire tantissima voglia di provarli… corro a prendere gli ingredienti…
ciao, Luca
Luca,
16 Agosto 2012 at 9:38grazie!
li farò a breve anche io, ora che me li hai fatti tornare a mente!
Buonissimi! Preparati, regalati e letteralmente spariti! Ricetta geniale! Grazie Gaia!!!
28 Marzo 2013 at 10:42Grazie a te! non sai quanto mi fa piacere vederli diffondere nelle case degli altri.. La mia nonna ne sarebbe orgogliosa!
29 Marzo 2013 at 8:38Gaiaaaa…ho provato e riprovato tante ma tante volte la tua ricetta (per noi e per regalare i tuoi goloso biscottini! Un successo!)! E l'ultima volta con qualche cambio: una golosa farcitura! I tuoi biscotti sono meravigliosi…con tutti i cambi! 🙂
18 Gennaio 2014 at 22:15Chubs,
21 Gennaio 2014 at 20:46grazie mille davvero!! 🙂
Ciao Gaia, volevo avvertirti che ho trovato in rete questo post che ha la tua foto e la tua ricetta, senza citarti. Cosa decisamente non belle 🙁
3 Maggio 2019 at 9:44https://dispensafiorentina.com/2019/01/08/zuccherini-di-firenzuola/
grazie…
12 Dicembre 2020 at 10:32